Salerno Energia holding asso piglia tutto 

Dopo Salerno Sistemi, incorporerà pure Salerno Mobilità e Salerno Solidale. L’operazione si farà entro il 30 settembre

Entro il prossimo 30 settembre le società Salerno mobilità e Salerno solidale diventeranno controllate della holding Salerno energia. Questo il termine ultimo fissato da Roma per attuare il piano di razionalizzazione straordinaria delle partecipazioni comunali ed entro e non oltre questa data tutte le operazioni previste dovranno essere ratificate dal Consiglio comunale. Inizialmente i tempi erano leggermente diversi perché si sarebbe dovuto chiudere tutto entro il 31 dicembre 2016, poi diventato marzo 2017. Adesso c’è questo ultimo e non più prorogabile termine, concesso in ragione del fatto che tutte le amministrazioni erano in ritardo dato le difficoltà a procedere nei tempi prescritti. Basti pensare, nel caso del Comune di Salerno, che da mesi si attende la valutazione del perito del Tribunale in merito al valore delle due società per azioni così da poterle incorporare all’interno della holding. In ogni caso per quella data tutto dovrà essere pronto.
Ma ci sono anche altri cambiamenti che riguardano le partecipate, arrivati dopo che la Cassazione ha dichiarato la parziale illegittimità del Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Ad esempio, è stata introdotta la competenza dell’assemblea dei soci e non più del ministero dell’Economia a decidere sul numero dei componenti i Consigli d’amministrazione, fermo restando i tetti di spesa.
E ancora, il divieto di assunzioni a tempo indeterminato per le società controllate dagli enti locali decorrerà solo dopo la pubblicazione del decreto del ministero del Lavoro che fisserà le modalità operative per la tenuta degli elenchi del personale in eccedenza a seguito delle operazioni di razionalizzazioni.
Altro aspetto che può essere interessante è la possibilità per le società partecipate dai Comuni – che non hanno bilanci in perdita e che producono servizi di interesse economico generale – di partecipare alle gare anche fuori dall’ambito territoriale di riferimento, superando un precedente divieto. Una possibilità che può essere colta al volo dalle municipalizzate salernitane, dato che, sulla base degli ultimi dati contabili a disposizione risalenti al consuntivo 2015, sono tutte in attivo. A cominciare, ovviamente, da Salerno energia holding che ha dichiarato un utile di 2milioni e 376mila euro. La società controlla e coordina le seguenti altre società: Sinergia srl, Salerno sistemi spal, Salerno energia distribuzione spa, Salerno energia vendite e Irno Service. Poi c’è Salerno pulita con un utile di 512mila 620 euro. La società opera nel campo dell’igiene ambientale e della pulizia ed ha un contratto in essere con il Comune di Salerno fino al 2019. L’amministratore unico, Pellegrino Barbato, è dimissionario e si attende l’elezione del nuovo manager che dovrebbe avvenire per il mese di settembre. Medaglia di bronzo per Salerno mobilità che ha certificato, a fine 2015, un utile di 35mila e 29 euro. La società. amministrata da Massimiliano Giordano, opera nel campo della mobilità urbana con la gestione dei parcheggi ma anche dell’apertura e chiusura delle stazioni della metropolitana e di alcune strutture pubbliche nonché della gestione degli ascensori pubblici. In ultima posizione, ma è normale dato il tipo di servizi di cui si occupa in prevalenza, Salerno solidale con 9mila 412 euro. La società, amministrata da Mena Arcieri, opera nel campo dei servizi alla persona e nella gestione di diversi spazi e strutture pubbliche. La municipalizzata è coinvolta in un importante progetto messo in campo dal Comune, ovvero la realizzazione nel prossimo futuro, all’interno di un’ala della casa albergo “Immacolata Concezione”, di una residenza sanitaria assistenziale che dovrebbe garantire a persone che non sono autosufficienti e non possono essere accudite a casa, assistenza. Poi c’è l’Ausino con un utile di quasi due milioni di euro e Cst sistemi sud in utile di 4mila euro. Non pervenuta l’Asis. Per chi non lo sapesse, il Comune di Salerno ha poi partecipazioni nel Consorzio di Bacino Sa2, nell’Asi, nell’Ente ambito Sele e nel Consorzio farmaceutico. Infine, detiene il 100 per cento del capitale di due fondazioni di natura culturale e scientifica: la Fondazione Scuola medica salernitana e la Fondazione Vincenzo Buonocore.
Angela Caso
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