TANGENZIALE

Salerno, due autovelox “vicini” e limiti di velocità ballerini 

Mancano le segnalazioni sul monitoraggio, disagi per gli automobilisti

SALERNO. Due autovelox a 355 metri di distanza e limiti di velocità che cambiano in media ogni 700 metri. Così la tangenziale della città di Salerno si presenta più simile ad un percorso per videogame. A poche settimane dall’emanazione della nuova direttiva Minniti, per incrementare la sicurezza sulle strade, anche la prefettura di Salerno si attiva per una più ferrea applicazione del Codice della Strada e per mettere in atto le politiche di contrasto al crescente trend delle vittime della strada. Nuove politiche che, in particolare, prevedono un disciplinare tecnico aggiornato su modalità innovative di collocazione dei dispositivi e dei mezzi tecnici di controllo per il rilevamento degli eccessi di velocità, rispondendo alle innovazioni tecnologiche e alle normative intervenute in questi ultimi anni. Innovazioni che evidentemente a Salerno devono fare i conti con una strada extraurbana a scorrimento veloce, la quale presenta caratteristiche che sembrano anomale rispetto alle tangenziali e, in generale, alle strade a scorrimento veloce cui sono abituati gli automobilisti.
Percorrendo infatti la tangenziale salernitana con un tachimetro dotato di Gps e con una telecamera, lasciano sbigottiti i risultati su come sia stato organizzato lo scorrimento dell’utenza automobilistica lungo tutta l’infrastruttura. Immettendosi dalla prima rampa di ingresso della zona Est di Salerno, in direzione centro, ad 853 metri dal primo limite massimo di velocità, fissato a 60 km/h, si passa ad un altro fissato a 70 km/h. Dopo soli 390 metri questo limite sale a 90 km/h per poi riscendere di nuovo a 70 dopo un chilometro e mezzo, risalendo a 90 km/h dopo altri 522 metri. Lungo il percorso ci sono diversi cartelli di presegnalazione del controllo elettronico per la velocità, ma lungo il resto della tangenziale non c’è una sola postazione fissa o mobile di controllo. Fortunatamente, perché con cambi così repentini di limiti, forse sarebbe difficoltoso anche per un pilota di rally capire che andamento tenere. La storia non cambia al ritorno. Percorrendo la tangenziale al contrario, dal quartiere di Fratte in direzione Est. Entrando dalla prima rampa di accesso nel quartiere di Fratte, non c’è alcuna segnalazione sulla possibilità di monitoraggio della velocità da parte degli organi di polizia. Eppure da lì a 253 metri ci sono ben due autovelox. Tre anomalie, una di seguito all’altra in 355 metri di strada. L’assenza di segnaletica di preavviso sulla rampa di ingresso è in contrasto con quanto previsto dalla legge 120/2010 e dalla ordinanza della Corte di Cassazione 680/2011, riguardante anche le strade e le rampe di ingresso alla strada principale coinvolta dal monitoraggio effettuato con qualunque mezzo automatico o da agenti di polizia.
Non finisce qui, poiché i due autovelox distano l’uno 300 metri dall’altro. Evidentemente, a causa di una distanza così ridotta, è stata violata anche la cosiddetta regola del chilometro. Tutti i sistemi di monitoraggio dovrebbero essere presegnalati almeno un chilometro prima. Ma il secondo autovelox posizionato subito dopo l’ingresso di via Irno sulla tangenziale di Salerno è presegnalato solo 118 metri prima. Proseguendo in direzione Est i limiti di velocità cambiano all’incirca ogni chilometro e 150 metri. Addirittura tra Pastena e Mariconda il limite di velocità da 90 km/h scende a 70 km/h dopo soli 550 metri per poi aumentare di nuovo a 90 dopo altri 1048 metri, nemmeno 50 secondi di guida, il tempo di scalare due o tre volte la marcia. Una situazione che un automobilista si aspetterebbe su una strada urbana e non su una strada che dovrebbe essere a scorrimento veloce, ma soprattutto ad andamento di viaggio il più costante possibile, per la sicurezza di tutti gli utenti.

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