IL CASO

Salerno, distrutti e smaltiti rifiuti pericolosi al porto

Il carico conteneva motori di autocarri e componenti di veicoli destinati in Iraq

SALERNO - I funzionari dell'ufficio Antifrode della Campania, su delega della Procura della Repubblica di Salerno, hanno coordinato e vigilato sulle attività di distruzione e smaltimento di rifiuti pericolosi, già sottoposti a sequestro nell'ambito di una più vasta operazione di contrasto al traffico illecito di rifiuti svolta in collaborazione con l'ufficio delle Dogane di Salerno.

Il carico di rifiuti in esportazione dal porto di Salerno, destinato in Iraq, era costituito da 15 motori di autocarri usati, oltre a un ingente quantitativo di parti provenienti dal disassemblaggio di mezzi pesanti, tra cui cruscotti, sportelli, serbatoi nonché parti attinenti alla sicurezza dei veicoli quali piantoni di sterzo, gruppi frenanti e organi di trasmissione. Per i motori e le parti disassemblate ancora impregnate di oli e lubrificanti percolanti, altamente inquinanti e pericolosi per l'ambiente, la ditta esportatrice aveva presentato una "dichiarazione di avvenuta bonifica" rilevatasi ideologicamente falsa. Il tentativo di esportazione del carico era stato effettuato da una ditta operante nella provincia di Napoli nei cui confronti l'autorità giudiziaria ha confermato il traffico illecito di rifiuti e la violazione al Testo unico ambientale.