RIFIUTI E POTERE

Salerno, differenziata ko: resa dei conti a Palazzo

Ferraro chiede controlli, ma ci sono solo tre vigili contro i “cafoni” in città. L’appello dell’assessore: denunciate gli incivili

SALERNO - Hanno avuto l'effetto di un sasso lanciato nel mezzo di uno stagno le parole - e i numeri dell’Amministratore unico di Salerno pulita, Antonio Ferraro . E il risultato è stato quello di smuovere le acque in un settore, quello dell’igiene urbana, su cui sembrava essere calato un velo di silenzio dopo il frenetico avvicendarsi dei vertici della società in house. Invece, problemi e criticità nella differenziata ci sono e la spazzatura è nuovamente in strada a dimostrare che qualcosa nel meccanismo considerato - fino a poco tempo fa - tra i più virtuosi d’Italia si è inceppato. E proprio alla vigilia dell’importante appuntamento elettorale delle regionali.

Le parole di Ferraro. A far riflettere sono le percentuali della differenziata in calo vertiginoso in città. Stando ai numeri forniti da Ferraro, a giugno si è registrato un poco lusinghiero 53%, a fronte del 56% dell’anno precedente. Il dato che preoccupa di più è che sta aumentando sempre la quantità di indifferenziato (2.194 tonnellate a giugno del 2020 contro le 2.070 tonnellate di giugno 2019). Un numero in netta controtendenza rispetto ai primi 5 mesi del 2020, il cui andamento invece aveva fatto segnare un punto percentuale in più (57% a fronte del 56%). A maggio, per esempio, la percentuale del mese è stata del 59%, mentre nel 2019 fu del 58% . Un quadro che ha spinto Ferraro a puntare, sì, il dito contro l’inciviltà di alcuni salernitani ma anche (e questo messaggio è arrivato forte e chiaro ai piani alti del Comune) a chiedere più controlli. Ma non solo: perché non è possibile che, in meno di due anni, ci sia stata una percentuale così alta di aumento di “cafoni” in città. C’è, insomma, qualcosa che non funziona nell’intera catena di comando, dal livello politico a quello burocratico, fino all’esecuzione, di cui è responsabile Salerno Pulita. Che di certo non ci sta a finire col cerino acceso in mano, prendendosi responsabilità non soltanto sue in vista del tagliando di verifica del contratto di servizio col Comune che, in caso di performance negative, prevede pesanti conseguenze per i manager e per l’azienda a capitale pubblico, prologo ad una possibile - e da alcuni auspicata - privatizzazione del servizio.

I numeri dei controlli. Una richiesta, quella di controlli più incisivi e continui, che non è piaciuta affatto al Comando della polizia municipale di via dei Carrari. La parola d’ordine tra i vertici dei “caschi bianchi” è quella di evitare polemiche; ma le risposte del capitano Carmine Novella , a capo del nucleo Decoro urbano, tradiscono anche una certa irritazione. «L’unico modo che ho di rispondere a chi chiede controlli - sottolinea il capitano - è con i numeri: negli ultimi 10 giorni sono state elevate 9 multe e sono state denunciate 8 persone del centro storico alla Procura della Repubblica di Salerno». Un’attività che il capo del nucleo Igiene urbana rivendica ricordando però che il lavoro di controllo sui rifiuti «è solo una delle attività che mettiamo in campo e che, come polizia municipale, continuiamo a seguire. La mia squadra - aggiunge il capitano - è composta solo di altri due agenti: quello che viene fatto è praticamente un miracolo ».

La differenziata “nelle teste”. La repressione come chiave per sconfiggere gli attacchi dei cafoni è soltanto un tassello di un progetto più ampio della raccolta della differenziata in città che, comunque, l’assessore all’Ambiente, Angelo Caramanno rivendica, anche sottolineando il valore dei sopralluoghi anti incivili del sindaco, Vincenzo Napoli . «Come sempre ci prendiamo le nostre responsabilità ma è evidente che c’è stato un rilassamento generale da parte dei cittadini. Le maestranze di Salerno Pulita sono costrette a rincorrere le discariche (sottraendo personale alla raccolta) e i vigili, per quanti sforzi potranno fare, non saranno mai in grado di controllare ogni singolo cittadino in maniera capillare. Quindi è necessario che le persone civili, i commercianti diano il loro contributo non semplicemente segnalando dove si forma il degrado ma censurando e denunciando chi mortifica l’immagine e il decoro della nostra città ». In una situazione che, come afferma lo stesso assessore, «rischia di diventare anarchica, dobbiamo riprendere una campagna di comunicazione casa per casa. La differenziata deve rientrare nelle teste dei cittadini ». La strategia dell'Amministrazione, quindi, non cambia: «Puntiamo convinti nel voler rilanciare la differenziata anche perché comporta anche un vantaggio economico. A partire da settembre ci sarà una rimodulazione del servizio e siamo riusciti a dare stabilità a tutti gli operai della nostra partecipata, ora tutti devono fare squadra: i cittadini con il loro senso civico e il buon senso, l’Amministrazione e tutti i dipendenti di Salerno Pulita». Sulle percentuali in calo, poi, precisa che nel dato diffuso da Salerno pulita sull’indifferenziato pesa il fatto di aver compreso anche la raccolta dei rifiuti nella aree portuali nelle competenze della società in house, ma solo da qualche settimana.

Eleonora Tedesco