L'INCHIESTA

Salerno, chi raccoglie i cartoni commette un grave reato

Beluto (Salerno Pulita): «Sono rifiuti di esclusiva proprietà del Comune»

SALERNO. Danni per centinaia di migliaia di euro solo per i salernitani del capoluogo. E in provincia non va meglio. L’affare della raccolta abusiva o meglio dei furti di carta e cartone pesa notevolmente su cittadini e aziende che pagano la Tarsu e il servizio costa di più a causa dei mancati introiti derivanti dalla vendita. Dal 2014, in città sono aumentati notevolmente i ladri di cartone. I dati: 500 tonnellate di cartoni sono sparite (una parte è stata venduta lecitamente da aziende invece di conferirlo in strada), e lo scorso anno 880. In pratica, Salerno Pulita ha visto crollare in due anni la raccolta di questo materiale del 36 per cento, molti a causa dei furti per strada. «I cartoni lasciati in strada sono assimilabili ai rifiuti solidi urbani e quindi di proprietà del Comune e possono essere raccolti solo da Salerno Pulita», ricorda Giuseppe Beluto, direttore tecnico di Salerno Pulita che ha la concessione in esclusiva dal Comune per il recupero di tutti i rifiuti compresi carta e cartoni. Molti di questi operatori “paralleli” sostengono, invece, che le loro ditte sono autorizzate all’ambulantato ossia al carico dei cartoni che trovano lungo le strade e che questi non sono rifiuti ma materie prime e quindi non rientrano nella privativa comunale. «Nessuno può prendere i cartoni lasciati in strada –ribadisce Beluto – chi lo fa commette un furto».
Un fenomeno in crescita quello della raccolta abusiva degli imballaggi a base di cellulosa. Basta mettersi alla rotonda della zona industriale a Salerno per contare quanti camion degli abusivi ritornano dal “giro”, stracarichi di cartone. E il direttore tecnico di Salerno Pulita aggiunge: «Più volte abbiamo sporto denunce». Il servizio di Salerno Pulita è attivo nel pomeriggio dal martedì al sabato, come da ordinanza sindacale per le attività commerciali e un giorno la settimana per le utenze domestiche. Per strada girano i mezzi autorizzati dai Comuni: gli abusivi fanno lo stesso tragitto poco prima il pomeriggio o la mattina poco dopo l’alba, entrando anche nelle isole pedonali dove non potrebbero se non autorizzati. I furti di carta, invece, si commettono per gruppi di quartieri. Se, secondo quando sottolineano diverse aziende appaltatrici del servizio da parte dei Comuni, anche i cartoni sono di proprietà dell’ente comunale una volta lasciati in strada, come vengono riempiti i formulari delle ditte private della raccolta da ambulantato? Dove sono i contratti e i formulari giornalieri con le aziende o supermercati o altri negozi? E rispetto al totale caricato che percentuale ha la raccolta dell’ambulantato e quello delle ditte in convenzione? I chili di cartone dismessi dalle aziende secondo i formulari corrispondono agli imballaggi delle merci ufficialmente trattate e imballate? Come fanno le piattaforme ad accettare carchi senza documentazione di provenienza? Per dare una risposta a queste domande e scoprire anche falsi e fatture per operazioni inesistenti occorrerebbe un’indagine che vada oltre il semplice controllo dei camion che possono fornire formulari di cui poi nessuno può valutare l’attendibilità. Basterebbe seguire i mezzi per colpire i ladri e scagionare gli operatori seri.
E tra i neo Lupin del cartone ci sono anche molti extracomunitari che si aggirano con furgoncini, auto, apecar, spesso in pessime condizioni, rubando i cartoni.

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