EDILIZIA E POLEMICHE

Salerno, “Casa con vista”: annullato il sequestro

Ennesima decisione sul complesso residenziale di Sala Abbagnano: la Cassazione torna gli atti ai giudici del Riesame

SALERNO - “Casa con vista” e la saga giudiziaria infinita. È stata annullato il terzo sequestro preventivo disposto dalla procura di Salerno lo scorso mese di ottobre. La Cassazione (Terza sezione penale, presidente Giovanni Liberati ) ha accolto il ricorso della srl di cui è amministratore l’architetto Angelo Viscido . Gli ermellini hanno annullato l’ordinanza e rimesso gli atti al tribunale del Riesame che dovrà rideterminarsi sulle prescrizioni imposte dal “palazzaccio”. Un punto a favore della proprietà dell’immobile residenziale di Sala Abbagnano, che vanta, forse, il record di cantiere privato più contestato di Salerno. L’ultimo sequestro scaturisce dalla profondità delle logge che - secondo la tesi della procura di Salerno, pm Carlo Rinaldi - , essendo superiori ai 2 metri di profondità, concorrono per intero alla formazione della superficie lorda del solaio. Quindi costituirebbero un porzione di fabbricato non computata nel calcolo della volumetria previsto dall’autorizzazione rilasciata dall’ufficio tecnico di Palazzo di Città.

Al centro della nuovo filone d’inchiesta sono finiti anche i locali per impianti, locale igienico, cantinola e videosorveglianza, gli impianti realizzati - igienico, elettrico e di riscaldamento - che sarebbero, secondo la difesa, compatibili con quanto assentito e non sarebbero significativi di un mutamento di destinazione d'uso. Alle ipotesi di accuse ha risposto l’architetto Viscido in proprio (ma il suo ricorso personale è stato dichiarato inammissibile) e la srl, proprietaria dell’immobile di via dei Pioppi, 10. Per il ricorrente, il Riesame non avrebbe tenuto conto che il fabbricato al centro delle indagini è stato oggetto già di più pronunce giurisdizionali, sia della Cassazione sia del Tar di Salerno, che la legge regionale della Campania esclude le aree interrate dal computo della volumetria, inoltre il volume delle cantine sarebbe preesistente e le logge erano state già autorizzate in base al permesso a costruire in sanatoria del 2017, ritenuto legittimo dai giudici amministrativi di Salerno. Infine, «le contestazioni - scrive il ricorrente - riguarderebbero solo aspetti formali per le quali non è applicabile l'ordine di demolizione ».

Inoltre, «l'unico soggetto titolare all'acquisizione della “notitia criminis” sarebbe il Genio Civile e non potrebbe essere acquisita direttamente dal pm il quale non avrebbe dovuto incaricare degli accertamenti il personale del ministero delle Infrastrutture». In questa filone di indagine sono indagati, a vario titolo, per abusi edilizi e falso nove persone tra imprenditori edili, funzionari del Comune, tecnici e, ovviamente Viscido. Tutti hanno avuto un ruolo nella porzione di cantiere finita al baglio della magistratura dopo l’ennesima denuncia per violazioni in termini di materia edilizia. Ora, il caso torna al Riesame.

(m.l.)