IL FATTO

Salerno, caos nel carcere: detenuto appicca il fuoco, scoppia la rivolta

I disordini sono cessati dopo una trattativa tra ribelli e Polizia penitenziaria

Nella mattinata odierna, presso la Casa Circondariale di Salerno, si sono verificati nuovi disordini causati da detenuti che hanno manifestato insofferenza alle regole dell’Istituto penitenziario. L’azione di protesta è partita al primo piano della Terza Sezione, dove un detenuto di origine magrebina, già noto per simili gesti, ha dato fuoco ad un armadietto, provocando un denso fumo all’interno dell’intera Sezione detentiva.

Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo del personale di Polizia penitenziaria, il peggio è stato evitato e l’ordine e la sicurezza sono stati ripristinati in breve tempo. Tuttavia, tale gesto ha scatenato una violenta protesta che ha coinvolto circa venti detenuti del pianoterra della Terza Sezione. Sfruttando il loro regime di “custodia aperta”, i reclusi si sono barricati all’interno della Sezione, ostacolando l’accesso con oggetti vari, tra cui suppellettili, brande e frigoriferi, generando il caos più assoluto. Il Direttore e il Comandante di Reparto hanno avviato una trattativa con i ribelli, che principalmente lamentavano le condizioni di vita durante la detenzione. Dopo circa un’ora di confronto, la trattativa ha cominciato a dare i suoi frutti e la protesta si è risolta senza ulteriori interventi da parte del Personale penitenziario.