Salerno Calcio, Lotito: "I tifosi se la prendano con chi li ha rovinati"

Il patron del SalernoCalcio chiede più sostegno ai tifosi: "Sento troppe critiche, e invece meriteremmo affetto ed entusiasmo. Se la prendano piuttosto con chi li ha portati in questo inferno, con chi faceva collette per fare le trasferte. Perrone non si tocca.Adesso bisogna fare i fatti"

SALERNO. "Che notte, stanotte". Lotito l’ha trascorsa a benedire Klose, il killer della Roma. «E poi alle ore 2.30 ho rivisto tutto in tv per analizzare. Stessa cosa ho fatto con il Salerno Calcio l’altra sera. Le analisi tecniche, infatti, spettano alla societá ma non ai tifosi».

• La prima annotazione del padrone era arrivata sabato all’orecchio di Perrone: «Abbiamo sofferto troppo col Civitavecchia». Ma ieri, intervenuto a Radio Bussola, Lotito ha elogiato il mister bluagrana e l’ha blindato: «Perrone vince e quindi rispetta la prima regola nostra. Chi vince ha sempre ragione. I tifosi devono apprezzare gli sforzi della societá - per le pratiche iscrizione 350mila euro sul banco, non fideiussioni - evitando di criticare strumentalmente. Anzi, li esorto a venire in massa allo stadio, perché la squadra ha bisogno di loro. Per la trasferta in Sardegna mi hanno fatto mettere in moto una macchina da guerra per giocarla a porte aperte ed alla fine erano 15. Stessa cosa sabato scorso: allo stadio erano pochi e questo non va bene. Se sono pochi, non assolvono appieno al loro ruolo, che è quello di sostenere. Invece qua vogliamo commentare. Spesso m’incontrano e mi dicono: "Lotito, caccia Perrone". Scherziamo? Uno che è primo? Facciamo come con Reja alla Lazio?».

Il nuovo riferimento al recupero dell’ippocampo lo fa imbufalire ma il fiume di parole si porta dietro pure qualche anticipazione: «Stiamo per aprire uno store per la vendita dei prodotti e poi c’è il sito internet alle porte. Il ritardo nel lancio del sito internet si spiega proprio con la volontá d’individuare il marchio che meglio richiami la storia del club. Ci pensiamo al cavalluccio ma la prioritá è vincere. Se abbiamo il cavalluccio marino e perdiamo, poi lo buttiamo a fondo? Voi a Salerno dovete avere pazienza. Ci hanno consegnato lo stadio da qualche giorno ed ho parlato col sindaco del campo Volpe: lui ha preso l’impegno a definire e concludere i lavori e la sua parola mi basta. Abbiamo messo la lavanderia e stiamo attrezzando a nostre spese gli uffici della sede. Noi siamo credibili, noi pratichiamo la politica del fare, questa societá ha peso diverso, potere contrattuale diverso rispetto al passato, può interloquire con le istituzioni in maniera diversa. Preciso che nessuno ci fa favori e nessuno fa le cose contro legge. E’ un discorso di fiducia che ci accordano e di credibilitá acquisita nel mondo del calcio. Noi paghiamo. L’amministrazione ci viene dietro perché quello che promettiamo il giorno prima, il giorno dopo si concretizza. Credete che tutti siano capaci di sbloccare l’impasse nelle trasferte e fa riaprire le porte? E ve la prendete con chi vi sta riscattando? I tifosi se la prendano con chi ha causato tutto questo, se la prendano con certi comportamenti del passato che hanno relegato Salerno in D. Allora vi sta bene la precedente gestione, che faceva la colletta per le trasferte? Avete visto che Montervino si è inserito nel fallimento perché ci sono spettanze da recuperare? Noi alla storia badiamo, altroché. Però adesso siamo spettatori, siamo inermi, perché ci sono aspetti giuridici da superare».

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