IL FATTO

Salerno, buoni spesa: già respinte 900 domande

Primo esame del Comune sulle oltre 3mila pratiche arrivate all’Ente

SALERNO - Non ci sono state file e i temuti assembramenti, così, per tutta la giornata di ieri la distribuzione dei modelli cartacei per la richiesta di buoni per la spesa alimentare si è svolta con regolarità. Il sussidio è stato messo disposizione per il sostegno di persone e famiglie che si sono venute a trovare in gravissima difficoltà economica a seguito dalla sospensione delle attività commerciali e produttive causate dalle norme per il contenimento del contagio del Coronavirus. I salernitani, in prevalenza, hanno raccolto l’invito dell’Amministrazione e stanno scaricando il modello adottato dal Comune attraverso i canali telematici.

Il ritiro dei moduli. Le operazioni, coordinate dal sindaco Vincenzo Napoli e dall’assessore alle Politiche sociali, Nino Savastano , si sono svolte ieri mattina senza particolari intoppi anche se il flusso di persone è stato continuo. Secondo i dati diffusi da Palazzo di Città, alle 13 di ieri erano state inviate 1300 domande all’utenza whatsapp (334.1043709) e 900 all’indirizzo mail (fondosolidalecovid19@ comune.salerno. it). Appena 600, invece, le istanze consegnate a mano nei 12 punti di raccolta del Settore Politiche Sociali e del Terzo Settore. In sostanza, stando ai calcoli dei tecnici comunali, si tratterà di esaminare cinquanta pratiche mediamente per ogni ufficio. «Si sta così raggiungendo, grazie alla collaborazione dei cittadini, all’impegno del personale delle Politiche Sociali, della Protezione Civile e del Terzo Settore in perfetto coordinamento sinergico, il primo intento: assicurare una distribuzione capillare dei moduli ed scongiurare assembramenti presso gli uffici», sottolinea la nota di Palazzo di Città.

Gli uffici abilitati. Anche oggi, comunque, sarà possibile ritirare i moduli cartacei (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18) negli uffici della Direzione del Settore Politiche sociali (Via La Carnale, 8), ai Segretariati sociali di via P. De Granita, di via O. Da Craco e di via Vestuti, al Nucleo di polizia municipale di Palazzo di Città (a via Roma), allo sportello Tam Tam (via Portacatena, 62), allo Sportello Pit (via Tanagro a Mariconda), al Centro polifunzionale “Il Girasole” (via M. D’Azeglio a Sant'Eustachio), Centro polifunzionale Monticelli (via Monticelli), al Centro polifunzionale “La Bottega di Alice” (via Buonservizi a Fratte), al Centro polifunzionale “Spazio ragazzi E. Sacco” (via R.Mazzetti a Matierno) e al Centro polifunzionale “Associazione Quartiere Ogliara” (via Ogliara 105).

La proposta di proroga. Ad oggi, secondo i numeri riferiti da Vincenzo Luciano ai consiglieri della commissione «sono circa 3mila le domande, di cui la metà attraverso whatsapp». Dalle prime valutazioni, «il 30% circa dei richiedenti - specifica Luciano - non ha i requisiti per ottenere il contributo». Intanto, il termine per la presentazione delle richieste del sussidio previsto per le 18 di oggi, tuttavia, come ha spiegato il capo staff del sindaco, Vincenzo Luciano, ai consiglieri della commissione Trasparenza, «verrà prorogato». La decisione, però, «sarà assunta nella giornata di domani (oggi, ndr) - conferma il capo dello staff - ma chi arriverà dopo verrà servito in coda». I buoni per la spesa che verranno consegnati a coloro che hanno fatto richiesta (e ne avranno realmente diritto) «sono soltanto cartacei», aggiunge «per motivi di organizzazione e di urgenza e appartengono alla catena Eden Red. Di fatto, quindi continua - si escludono altri negozi e la possibilità di codici a barre o applicazioni».

Domande respinte. A ieri, secondo i numeri riferiti da Luciano ai consiglieri della commissione «sono circa 3mila le domande, di cui la metà attraverso whatsapp». Dalle prime valutazioni, «il 30% circa dei richiedenti - specifica Luciano - non ha i requisiti». La commissione guidata da Antonio Cammarota, quindi, ha richiesto di visionare l’elenco dei residenti esclusi e non. Il pagamento per gli esercenti avverrà dopo 20 giorni dal rilascio della fattura da parte della Eden Red. Per quanto riguarda la seconda fase, chiarisce Luciano, «si sta pensando all’utilizzo di 11 pattuglie di vigili urbani e protezione civile per la consegna dei buoni a domicilio e non si esclude il ricorso ad altri mezzi per una consegna più veloce, anche affidata a privati».

(e.t.)