IL CASO

Salerno, Avvocatura: carica dei 103 per tre posti

Sos personale al Comune, via al primo concorso: restano 16 legali in corsa per cancellare gli affidamenti esterni delle cause

SALERNO - Una carica di 103 avvocati ha risposto al bando indetto dal Comune di Salerno per l’assunzione a tempo indeterminato di tre professionisti da inserire nel settore Avvocatura dove - stando al piano triennale del fabbisogno del personale - c’era un’urgente necessità di colmare i vuoti in organico. Un problema, quello della mancanza del personale, che non è stato risolto con gli innesti del concorsone della Regione Campania e che è destinato a essere ancor più emergenziale con i pensionamenti dei prossimi mesi. Questo che riguarda l’Avvocatura comunale è uno dei primi concorsi che viene avviato e che, ora, è alla fase di esame dei titoli dei 16 candidati ammessi.

Attualmente, come si rileva dalla documentazione, «l’organico legale dell’Avvocatura, già ridimensionato rispetto alla sua precedente composizione di un dirigente avvocato e cinque funzionari avvocati alla data del primo settembre 2021, per effetto di passaggi ad altre funzioni, trasferimenti ad altri Enti e pensionamenti, è costituito da un dirigente avvocato e due funzionari avvocati, e ciò malgrado l’incremento, in termini assoluti, del carico di lavoro». Tra l’altro, proprio a fronte di 60 procedimenti amministrativi che l’Avvocatura comunale non è riuscita a trattare per la mancanza di personale, con una determina ad hoc si è deciso «di esternalizzare temporaneamente e parzialmente (proprio nelle more del completamento delle assunzioni dei tre nuovi funzionari legali) la gestione del contenzioso davanti alla Giustizia amministrativa, demandando l’affidamento degli incarichi seriali in materia urbanistico-edilizia».

In sostanza, per alcuni procedimenti che, non essendo valutati urgenti non sono stati trattati, si ricorre a professionisti esterni a Palazzo di Città. Per accedere a uno dei tre posti disponibili al terzo piano del Comune, tra l’altro, è richiesto che, oltre la laurea in Giurisprudenza, l’abilitazione all’esercizio della professione e l’iscrizione all’albo professionale con anzianità non inferiore a cinque anni. I candidati devono possedere approfondita e aggiornata conoscenza del diritto sostanziale e processuale acquisita attraverso l’esercizio continuativo della professione forense.

I nuovi componenti dell’Avvocatura comunale dovranno, tra l’altro «svolgere attività di difesa assistenza e rappresentanza in giudizio del Comune; assistenza stragiudiziale, assistenza nella mediazione e nella negoziazione assistita; consulenza legale agli organi e alle strutture del Comune». Per cui si richiedono competenze di Diritto costituzionale, Diritto e procedura Civile; Diritto Amministrativo e Diritto processuale amministrativo; Diritto del Lavoro (con particolare riferimento agli Enti locali); Ordinamento degli Enti locali; Diritto comunitario e Diritto e procedura penale. Ma sono stati richiesti anche «buone relazioni interpersonali e predisposizione al lavoro di gruppo, oltre alla capacità di assumere le responsabilità richieste dal ruolo» e «capacità di agire in autonomia rispetto a criteri prestabiliti».

Eleonora Tedesco