IL BLITZ

Salerno, appalti truccati: le reazioni di Forza Italia e M5s

Per FI  bisogna «essere garantisti», il Movimento: «Fatti gravi»

SALERNO - Tante le reazioni sull'inchiesta sugli appalti truccati a Salertno che ha portato all'arresto anche del consigliere regioanle Savastano. «Fedeli ai principi del garantismo che, fin dalle origini, caratterizzano il dna di Forza Italia, esprimiamo massima fiducia nella magistratura nella certezza che saprà fare chiarezza, in tempi rapidi, rispetto alle contestazioni emerse nell'indagine di questa mattina che ha coinvolto politici e imprenditori a Salerno. E a chi invoca dimissioni dagli organi elettivi, ricordiamo che la legge Severino disciplina in maniera specifica la materia prevedendo la sospensione degli eletti». A dirlo sono i componenti del gruppo regionale di Forza Italia nel consiglio regionale della Campania: Annarita Patriarca, Stefano Caldoro e Massimo Grimaldi.

Non bada a mezzi termini invece il Movimento 5 Stelle. «Le ricostruzioni della procura prospettano un sistema strutturato di clientele che inquina l'immagine delle istituzioni locali ed appare di una gravità assoluta. Usare il sistema degli appalti per indirizzare risorse a favore di alcuni soggetti predeterminati è una pratica che va, se provata, condannata senza sconti», dice il senatore salernitano Andrea Cioffi. «Le indagini disegnano uno scenario inquietante e descrivono una realtà nella quale le funzioni pubbliche venivano asservite ai propri interessi personali. Abbiamo proposto nella recente tornata elettorale un nuovo laboratorio politico basato sulla competenza e sull'assoluta legalità proprio in contrapposizione al "sistema" di clientele e favori che soffoca i principi di democrazia e che non consente l'espressione di un voto libero», aggiunge il deputato Nicola Provenza. «Sarebbe infine auspicabile, in relazione alla gravità dei fatti emersi nell'indagine, che il Partito Democratico assumesse con estrema chiarezza una posizione netta rispetto a ciò che viene pomposamente definito modello Campania o modello Salerno. Scelga il Pd quale riferimento amministrativo preferisce, se quello ispirato alla legalità o quello intriso da opacità gestionale», conclude il deputato Angelo Tofalo.