Salerno. Addizionale Irpef, il Comune vara il rincaro

Deciso l’aumento fino al massimo di legge. Esenzione per i redditi entro i diecimila euro. Il provvedimento è stato approvato in giunta e andrà in consiglio a fine anno. Da gennaio si pagherà un’aliquota dello 0,8 per cento

Il Comune aumenta l’addizionale sull’Irpef. Da gennaio i salernitani pagheranno sui loro redditi uno 0,2 per cento in più di imposta, e la cittá raggiungerá così l’aliquota massima consentita dalla legge, fissata allo 0,8 per cento.

• La manovra è stata giá approvata in giunta e arriverá dopo Natale al vaglio del consiglio comunale.La seduta è prevista per il 28 dicembre, ma non si esclude che prima di quella data possano esservi altri aggiustamenti legati all’approvazione parlamentare del decreto Monti. Per adesso il Comune ha giá deciso di sfruttare per intero i margini di rincaro offerti dalla normativa attuale, approfittando dell’ultima legge finanziaria che, lo scorso settembre, ha sbloccato l’aumento delle addizionali, congelate dal 2008. Una notizia buona però c’è, ed è la totale esenzione dei contribuenti con redditi fino ai diecimila euro annui, stabilita da Palazzo di Cittá con la stessa delibera che ha disposto il rincaro.

• La decisione di azionare la leva fiscale sull’Irpef è motivata con la necessitá di «garantire i servizi di particolare rilevanza per la collettivitá quali servizi sociali, sicurezza, pubblica istruzione e per potenziare altri interventi necessari che il Comune deve fornire».

• A Salerno l’ultimo aumento dell’addizionale sul reddito delle persone fisiche risale al dicembre del 2006, quando l’aliquota passò dallo 0,4 allo 0,6 per cento, al termine di un consiglio comunale in cui si registrarono i voti contrari dei consiglieri Morrone, Pierro, Zitarosa, Andria e Celano.Ora l’ente ha deciso di arrivare al massimo di imposizione possibile, per fare fronte ai tagli subiti dai trasferimenti statali. E si prepara ad applicare un’addizionale anche alla nuova tassa sugli immobili (la Imu) con cui il Governo Monti manda in soffitto la vecchia Ici. Nei giorni scorsi, prima della manovra statale, aveva intanto deliberato che restasse invariata l’Ici sulla seconda casa. Non cambierá neanche la Tosap, mentre si indicizzano all’Istat le tariffe per gli impianti sportivi.

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