salernitana

Salernitana, col Novara una sfida da uomini veri

Il tecnico ripropone Bittante: «Partita delicata, serve carattere. Chiedo aiuto ai tifosi»

SALERNO. I dubbi, le speranze, la ginnastica anti stress sugli scogli: la vigilia di Bollini è la fotocopia delle ultime due partite vinte in casa e forse c’è pure un pizzico di scaramanzia nelle abitudini del venerdì. Arriva il Novara e il tecnico sa che la sua Salernitana non può perdere il treno della serenità, altrimenti viene travolta e risucchiata nella zona a rischio: contro la squadra più battuta del campionato (10 ko), più debole di tutte in trasferta (8 sconfitte) la vittoria all’Arechi è d’obbligo, anzi è l’unica cosa che conti. Nella testa c’è solo il Novara ma negli occhi ancora la sequenza dei gol di Verona, in particolare il primo: Pazzini taglia sul primo palo partendo dal limite dell’area; Tuia lo vede ma viene attratto dal pallone, si stacca dall’avversario e gli lascia un metro fatale. Si cambia: pagherà dazio Tuia e la Salernitana giocherà con il rigenerato Schiavi.

Nell’assalto al Novara mancherà il regista: la Salernitana che ha perso Ronaldo per squalifica e ha rimesso in piedi Della Rocca solo nelle ultime ore, si affiderà a un centrocampo di mediani e incursori, cioè Busellato e Minala insieme. Chiaro il copione: giocare sopra ritmo rifornendo velocemente le punte (3-4-3 di partenza, con Improta e senza Sprocati), ma anche rabbia agonistica e lucidità. «Ci attende una gara molto delicata contro un avversario che ha grande esperienza in questa categoria - ha dichiarato Bollini che utilizzerà Bittante e Vitale come ago della bilancia, pronti anche ad allinearsi ai tre difensori per rinforzare la retroguardia quando la Salernitana non sarà in possesso palla - Dovremo essere bravi a giocare una partita di carattere, da gruppo, perché solo in questo modo riusciremo a progredire nel lavoro che stiamo portando avanti. Purtroppo in questo campionato devi giocare sempre la tua partita, devi avere idee di gioco e il margine di errore è molto basso. In virtù di questo in settimana ho insistito molto sul livello di attenzione dei singoli e di reparto che deve rimanere sempre altissimo. Il gruppo sta bene e stiamo continuando a lavorare tanto, cercando di collimare le preparazioni atletiche individuali tra chi ha un minutaggio molto basso e deve svolgere determinati tipi di carichi di lavoro e chi ha un minutaggio alto e deve ottimizzare le energie». Alcuni esempi? Sprocati non gioca da due mesi e dovrà essere gestito per evitare che produca la fiamma di un cerino. Infatti l’allenatore aggiunge: «Dovremo gestire bene il suo inserimento». L’altro esempio è la staffetta Minala-Della Rocca: il primo parte titolare ma è a corto di minutaggio e gli subentrerà Della Rocca, se la caviglia lo consentirà. «Gestire e ottimizzare le risorse - sintetizza Bollini - anche in funzione dei cambi e della lettura della gara». In attesa di capire se il polpaccio bizzoso consentirà a Donnarumma di guadagnare almeno la panchina (altrimenti Odjer) e nella speranza che oggi Rosina faccia finalmente Rosina, Bollini si è affidato al pubblico, l’ha chiamato a raccolta: «Abbiamo bisogno dei tifosi, encomiabili pure a Verona. Mi auguro che domani facciano sentire come sempre il loro sostegno incessante».

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA