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Saldi: Trezza adesso propone un cambio del periodo

Musi lunghi dei commercianti per i saldi sotto tono, arriva la proposta di Confesercenti: il presidente Aldo Trezza suggerisce una rimodulazione dei periodi per incentivare e rilanciare il consumo in...

Musi lunghi dei commercianti per i saldi sotto tono, arriva la proposta di Confesercenti: il presidente Aldo Trezza suggerisce una rimodulazione dei periodi per incentivare e rilanciare il consumo in città.

La proposta, fa sapere Trezza, approderà sul tavolo della prossima riunione di giunta della Camera di Commercio e verrà sottoposta anche al vaglio delle altre associazioni di categoria per poter studiare una strategia comune di rilancio delle attività commerciali non solo sul territorio metelliano. «L’idea è di spostare i periodi ripristinando quelli che erano i saldi di una volta per incentivare gli acquisti – spiega Aldo Trezza –, piuttosto che a inizio gennaio dopo le feste natalizie per l’abbigliamento invernale ed i primi di luglio per quello estivo si potrebbe immaginare invece di prevedere periodi di saldi a fine stagione, letteralmente, quindi a fine febbraio e settembre così i clienti sarebbero sicuramente più motivati a spendere».

L’analisi di Confesercenti Cava è si posiziona quindi su un raggio più ampio rispetto al solo territorio di Cava de’ Tirreni dove i saldi estivi hanno, per la maggior parte, deluso sia negozianti che clienti. Poche file nei giorni d’apertura e code scemate col passare del tempo non hanno certo giovato e se Luigi Trotta di Confcommercio puntava l’accento su una maggiore attenzione alla cura del centro storico per attrarre, Aldo Trezza sottolinea invece la necessità di una collaborazione sinergica tra le associazioni di categoria. «Dobbiamo essere noi per primi a dare impulso ai settori in crisi e trovare soluzioni comuni per superare questo periodo di difficoltà – conclude Trezza –. Non ho dubbi che la mia proposta di spostare il periodo dei saldi possa trovare facile approvazione in sede di consiglio della Camera di Commercio».

Giuseppe Ferrara

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