Saldi, in città va meglio che altrove

Secondo le stime di Federconsumatori confermate le previsioni negative

I saldi? Meno peggio di quanto si prevedeva alla vigilia. Ma un primo bilancio è comunque negativo. A buttar giù i primi conti, ad appena una settimana dall’avvio degli sconti, è la Federconsumatori. Per una volta il dato provinciale non è in linea (sia pur di poco) con quello nazionale. A Salerno (ma solo a Salerno città), le vendite sono state più consistenti che altrove. Ma i conti finali, stando sempre alla Federconsumatori, non dovrebbero poi allontanarsi troppo dai dati nazionali. Partiamo da questi ultimi. La Federconsumatori ha interrogato un campione di potenziali acquirenti per raccogliere i primi pareri: è emersa una sostanziale conferma negativa delle stime della vigilia. Solo il 36% delle famiglie ha dichiarato che approfitterà dei saldi, la spesa si attesterà a 179,4 euro a famiglia, con una flessione del 5,6% rispetto allo scorso anno (quasi il 14 nell’ultimo triennio). Un dato – come si diceva – che è leggermente migliore del previsto (le stime più pessimistiche ipotizzavano cali tra l’8 e il 12%), ma comunque negativo. Il giro di affari complessivo secondo Federconsumatori si attesterà tra 1,6 e 1,7 miliardi di euro.

La crisi insomma fa ancora pesantemente sentire i suoi effetti sul potere di acquisto delle famiglie, come pure tasse, prezzi e tariffe costantemente in rialzo. E il trend provinciale? «Non si discosta molto da quello nazionale – è il commento di Emilia Muoio, presidente di Federconsumatori Salerno – anche se i dati sono meno negativi di quelli registrati altrove, soprattutto a Salerno città, dove, soprattutto per le Luci d’Artista, c’è stata una forte affluenza di gente da altre province che comunque ha speso, approfittando di sconti proposti anche prima dell’avvio dei saldi, già durante le vacanze natalizie. V’è da dire, di contro, che molti consumatori hanno rilevato un calo nel livello qualitativo dell’offerta: è calata sensibilmente l’offerta di prodotti di qualità media, a vantaggio di quelli economici e scadenti. Anche questo ha inciso, in negativo, sulle vendite». ©RIPRODUZIONE RISERVATA