Sala Consilina, truffano anziano spacciandosi per uomini d’affari

Smascherati due fratelli siciliani che avevano fatto credere di gestire una fondazione da 100 milioni Hanno sottratto con l’inganno 10mila euro, sono stati rintracciati grazie alla targa della macchina

SALA CONSILINA. Fratello e sorella, di origini siciliane, sono stati denunciati dai carabinieri di Sala Consilina per una truffa a un pensionato di Sala Consilina, al quale avevano portato via diecimila euro in contanti. L'anziano, residente nella popolosa frazione di Trinità, è stato contattato da fratello e sorella che nella messinscena si sono finti uomini di affari particolarmente ricchi.

I truffatori forse avevano adocchiato la vittima già qualche giorno prima di entrare in azione, probabilmente sapevano che l’anziano sarebbe potuto cadere nella loro rete per avere a disposizione un bel po’ di denaro contante. Il piano studiato nei minimi dettagli e probabilmente già collaudato altrove visto che uno dei due truffatori ha già precedenti specifici, è stato messo in atto nei pressi dell'abitazione dell'uomo. I due hanno aspettato che la vittima salisse in auto e mentre stava facendo una manovra per uscire da un parcheggio, con la loro auto si sono posizionati in modo da bloccarlo. Con una scusa poi lo hanno fermato e parlando è venuta fuori che i due uomini d'affari avevano avuto il compito di gestire la donazione ad una fondazione di un importo di 100mila euro. Donazione che però loro, avendo tantissimi impegni anche all'estero, non potevano gestire. Hanno così proposto alla vittima del raggiro di gestire i soldi della donazione, ma per farlo sarebbe stato necessario adempire ad alcune formalità burocratiche davanti ad un notaio e anticipare il dieci per cento della somma della donazione, ossia diecimila euro. Nel frattempo è entrata in scena anche una terza persona, ancora non identificata, che per rendere più credibile la storia si è spacciata per avvocato. L'anziano signore si è convinto così che la storia era vera e senza esitare è andato a casa ed ha preso i diecimila euro in contanti con i quali poi andare dal notaio per formalizzare il passaggio di gestione della donazione.

Il pensionato con i soldi messi in una busta che aveva nella tasca del giaccone, è salito sull'auto dei due chi gli avevano proposto l'affare. Nell'auto la ragazza, vestita con abiti particolarmente succinti e con un'ampia scollatura, è riuscita a distrarre la vittima e a sfilargli dalla tasca senza che se ne accorgesse la busta con i contanti. Con la scusa poi di dover andare a fare delle fotocopie hanno fatto scendere la vittima dall'auto dicendogli che dopo pochi minuti sarebbero tornati. Ma sono invece spariti. Il truffato ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. Il luogotenente Cono Cimino e i suoi uomini grazie ai filmati girati da alcuni impianti di videosorveglianza e ad alcuni numeri della targa dell'auto dei truffatori, sono riusciti in poche settimane ad identificarli e assicurarli alla giustizia.

Erminio Cioffi

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