L'OPERAZIONE

Sala Consilina, estorsione: in manette Felice Balsamo

Blitz della Dda di Potenza: quindici le persone in arresto. Tra le vittime imprenditori salernitani

SALA CONSILINA - Quindici arresti - sette in carcere e otto ai domiciliari - sono stati eseguiti dalla Polizia nell'ambito di un'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, contro il clan Riviezzi di Pignola, comune alle porte del capoluogo lucano. Fermi anche nel Vallo di Diano. Le persone coinvolte nell'operazione sono accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione tentata e consumata, aggravate dall'agevolazione e dal metodo mafioso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale e false informazione al pm aggravate.

L'indagine della Dda potentina riguarda alcuni sviluppi di un'altra operazione contro il clan Riviezzi che nello scorso mese di aprile porto' a 17 misure cautelari e al sequestro preventivo di una società che gestiva il bar all'interno del Palazzo di giustizia di Potenza. In particolare, gli investigatori hanno preso in considerazione cinque "condotte di recupero crediti" portate avanti nei confronti di imprenditori e commercianti attraverso intimidazioni "di stampo tipicamente mafioso, mediante - è specificato in un comunicato diffuso dalla Dda di Potenza - evocazioni anche esplicite al clan Riviezzi". Lo stesso clan si sarebbe, in due diverse circostanze, avvalso anche di Massimo Aldo Cassotta, riconducibile all'omonimo clan melfitano, e a Felice Balsamo, del Vallo di Diano, in Campania, "più volte processato per gravi delitti". 

Tra le vittime delle condotte estorsive figurano i gestori di una concessionaria di auto, attiva tra le provincie di Potenza e di Salerno, il gestore di un bar di Potenza, un marmista di Matera, gli esercenti di un'attività di agriturismo a Tito e un imprenditore lucano attivo nel settore della macellazione. Quest'ultimo, a sua volta, è stato arrestato e posto ai domiciliari perché, secondo l'accusa, è stato reticente e ha fatto false dichiarazioni alla Procura con l'intento di sviare le indagini.

Oltre che per Cassotta e Balsamo, le misure di custodia cautelare in carcere sono state eseguiti nei confronti di Francesco Michele Riviezzi, Vito Riviezzi, Domenico Lamaina, Maurizio Pesce e Francesco Faraone. Ai domiciliari, invece, Rocco Nolè, Marco Triumbari, Pierangelo Piegari, Nicola Romano, Giovambattista Moscarelli, Adrian Pasoiu, Pompilio Fusco.