IL CASO

Sala Consilina, decine di furti di ortaggi biologici

Alcuni agricoltori si sono organizzati per attivare ronde notturne e salvaguardare i raccolti

SALA CONSILINA. É allarme furti di ortaggi e frutta a Sala Consilina; ignoti da alcune settimane hanno messo a segno decine di furti ai danni di agricoltori che producono ortaggi biologici destinati ai mercati locali. Ad essere presi di mira sono le decine di ettari di terreno, divisi in numerosi appezzamenti, delle località Taverne e Marroni in cui sono state poste in essere da alcuni anni particolari coltivazioni basate esclusivamente sull'impiego di sostanze naturali e non sull'utilizzazione di concimi, diserbanti ed insetticidi.

Il fenomeno è stato denunciato in una lettera aperta in cui si chiede, tra l'altro, l'aiuto delle autorità. Alcuni agricoltori si sono già organizzati per attivare ronde notturne al fine di salvaguardare i raccolti.

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Intanto aumenta il consumo deiprodotti biologici. Gli italiani si avviano a stili di vita più salutari e cercano di portare a tavola cibi percepiti come più sani. Secondo un'indagine Nielsen, nel 2015 il carrello della spesa vede un incremento del 20% di prodotti biologici. In particolare uova, yogurt, latte fresco, pasta, succhi di frutta e olio extravergine. «Ma mentre cresce la domanda, l'offerta rimane stazionaria» ha detto Paolo Parisini, presidente Fnp Agricoltura Biologica di Confagricoltura nel corso di un seminario. Ottimismo, comunque, nel comparto per i primi segni di ripresa e per la misura 11 dei fondi europei per la prima volta dedicata all'agricoltura biologica. Il clima a Bruxelles è dunque cambiato, ma «le Regioni devono crederci» è l'appello del presidente di Confagricoltura Mario Guidi. Dall'analisi dei 21 Psr (Programma di sviluppo rurale)  la situazione cambia notevolmente a seconda dei territori; vi sono, infatti, regioni in cui la misura per il bio incide per circa il 20% dei budget dei Psr (come Calabria e Sicilia) ed altre in cui questa incidenza è estremamente limitata, come nel caso di Veneto, Campania, Lombardia e Piemonte che investono nel biologico risorse limitate: tra l'1,2 ed il 2,5% del budget complessivo dei Psr..