SCONTRO LEGALE

Sala Consilina, Carcere chiuso: la battaglia non si ferma

Il Consiglio comunale si compatta: richiesta d’incontro a prefetti, Tribunale e Corte d’Appello. Interrogazione al Ministero

SALA CONSILINA - Il Consiglio comunale di Sala Consilina all’unanimità ha deciso di continuare la battaglia legale nei confronti del ministero della Giustizia per ottenere l’annullamento del provvedimento di soppressione del carcere disposto nei giorni scorsi dal Dicastero di via Arenula e che di fatto ha confermato il primo provvedimento di soppressione firmato nel 2015 dall’allora ministro della Giustizia Andrea Orlando e poi annullato dal Tar e successivamente dal Consiglio di Stato perché preso senza aver coinvolto il Comune e l’Ordine Forense di Lagonegro nel procedimento che si è concluso con la soppressione della struttura penitenziaria. Il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria al termine della conferenza dei servizi imposta dalla sentenza del Consiglio di Stato non è tornato sui suoi passi ed ha confermato la chiusura della casa circondariale di via Gioberti perché ritenuta non economicamente conveniente per le dimensioni, potendo accogliere meno di 50 detenuti.

Richiedere un urgente incontro ai Prefetti di Salerno e di Potenza , al Presidente del Tribunale di Lagonegro e della Corte di Appello di Potenza; inoltrare al Ministro della Giustizia e alla delegazione parlamentare e regionale campana una richiesta di incontro per esporre i motivi alla base della richiesta di revoca della soppressione della Casa circondariale ed inviare un’interrogazione al Ministro della Giustizia sulla soppressione della Casa circondariale evidenziando tutto l’iter già posto in essere dall’Amministrazione per la realizzazione di un nuovo istituto penitenziario.

Sono queste in sintesi le azioni che, d’accordo con l’opposizione, saranno messe in campo dall’Amministrazione Comunale guidata da Francesco Cavallone . Nella riunione del parlamentino cittadino è stato evidenziato come sia stata inutile l’azione politica messa in atto per fare in modo che non venisse confermata la soppressione. Anche l’opposizione ha concordato con la maggioranza sulla necessità di intraprendere l’azione giudiziaria avverso la decisione di soppressione del Ministero «ma occorre anche affiancarla - ha sottolineato Mimmo Cartolano del gruppo di opposizione “Salesi” da una forte azione politica. Occorre essere compatti». Nella discussione è stata criticato il mancato operato del Ministro Bellanova , di Italia Viva, portata a conoscenza della questione al pari dell’onorevole Federico Conte . Non sono state risparmiate critiche anche al Pd che non inviò alcun esponente in uno dei consigli comunali per discutere della questione.

«La situazione oggi, generata prima dalla chiusura del Tribunale di Sala Consilina e poi dalla soppressione della casa circondariale - ha evidenziato il consigliere comunale di Evoluzione Sala, Alessandro Carrazza - sta, al contrario di quello prospettato dai burocrati del Ministero, generando dei costi elevati. Per ascoltare un teste spesso occorre organizzare la sua trasferta dal carcere di Fuorni di Salerno con il cellulare ed una squadra di guardie carcerarie. Altro che risparmi».

Erminio Cioffi