dissesto idrogeologico

Sala Abbagnano, dopo 7 anni il progetto per la sicurezza

Dopo circa sette anni dal decreto con cui il Ministero dell’ambiente assegnò un finanziamento di 3 milioni, il Comune finalmente si appresta ad ultimare l’iter burocratico per mettere in sicurezza...

Dopo circa sette anni dal decreto con cui il Ministero dell’ambiente assegnò un finanziamento di 3 milioni, il Comune finalmente si appresta ad ultimare l’iter burocratico per mettere in sicurezza dal dissesto idrogeologico la zona di Sala Abbagnano. La Giunta comunale, infatti, nella seduta del 26 febbraio scorso, assente De Luca, ha approvato il progetto definitivo relativo al primo stralcio dei lavori.

Come dicevamo, la vicenda ha inizio nel lontano 2007 con l’assegnazione dei 3 milioni. Due anni dopo, nel 2009, la Giunta comunale approvò il progetto preliminare redatto dai tecnici del Settore Ambiente per l’importo di 3 milioni, comprensivi degli oneri di sicurezza. L’anno successivo, a giugno del 2010, la Giunta deliberò di avviare una procedura negoziata per affidare la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza. A dicembre dello stesso anno con determina dirigenziale fu affidato anche l’incarico di geologo. Si arriva così a luglio del 2011 e la progettazione definitiva ed esecutiva, e la direzione dei lavori vengono affidati a tre ingegneri associati, passano altri 5 mesi e viene firmata anche la convenzione con i professionisti. I progettisti quasi subito fanno notare , però, che l’intervento è più complesso del previsto e che bisogna prevedere opere di sostegno e regimentare le acque superficiali e profonde. Il costo, così, sale a 8 milioni di euro. C’è il via libera del Comune alla progettazione definitiva che tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013 ottiene anche i pareri favorevoli del Genio Civile, dell’Autorità di bacino campania Sud, della Provincia, delle Soprintendenze Archeologica e Paesaggistica. Non essendoci la disponibilità degli 8 milioni si decide di procedere ai lavori più urgenti, con uno stralcio, per un importo di 3 milioni. (g.g.)

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