Buongiorno Salerno

Sai che il Nobel l’ha vinto John Lennon?

Dialogo al bar tra lettori distratti di giornali

SALERNO. Vincere il Nobel non è certo paragonabile al “quarto d’ora di celebrità” che anni fa Andy Warhol prediceva a tutti (e non era un complimento): ma anche uno dei traguardi più prestigiosi per chi di mestiere mette in fila parole e le trasforma in cattedrali, e vive lassù nell’olimpo dei grandi, può diventare polvere nei discorsi della gente che popola il mondo quaggiù. E basta un attimo. Nel giorno del premio a Bob Dylan, un quotidiano è squadernato come sempre su un tavolo di un bar, offerto agli occhi e alla curiosità di lettori un po’ distratti un po’ (molto) superficiali. La notizia è in grande evidenza, la foto del menestrello americano anche, il nome è forse anche più grosso.

Qualcuno legge, riflette, si compiace anche, poi commenta con un vicino di tavolino: «Sono contento, finalmente gliel’hanno dato ’sto Nobel a John Lennon». L’altro tace, dunque acconsente. Potrebbe essere tranquillamente un dialogo da social, dove tutti parlano di tutto senza spesso sapere nulla di nulla. Così fugge la gloria del mondo. Anni e anni a scegliere parole, a usarle come un architetto, a cantarle, a cantare una nazione intera: e in un attimo appena, in un bar ma potrebbe essere ovunque, quel Nobel tanto inseguito lo attribuiscono a un altro. Pare che i due lettori si siano salutati dicendosi l’un l’altro: «Hai visto, ieri è anche morto Eduardo De Filippo, poverino!». Mistero? Buffo.

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