Sacerdote rapinato da una coppietta nella zona di S. Mauro

Si era fermato per chiedere delle informazioni stradali Poco dopo è stato aggredito. Ancora molti i punti oscuri

Rapina nel cuore della notte in zona San Mauro a Nocera Inferiore. Brutto spavento per un sacerdote di passaggio nell’Agro, incappato per errore in una coppia di banditi. Il tutto è avvenuto intorno all’una. Il prete pare provenisse da Castel San Giorgio. Percorse le rampe di Chivoli, a Villanova non ha girato per il centro di Nocera Inferiore, era diretto al casello della Napoli-Salerno, ma ha proseguito verso San Mauro. Giunto sulla piazzetta, resosi conto di aver sbagliato strada, ha chiesto aiuto a due persone ferme in auto.

Una coppia di giovani che di li a poco si sarebbe rivelata di furfanti. I due gli hanno indicato di girare verso via Santa Maria a palo, una stradina rurale che collega alla campagna di Pagani. Anche se illuminata, basta percorrere pochi metri per accorgersi che non conduceva all’autostrada, ma solamente nell’area interna. Il sacerdote ha così deciso di tornare indietro, fermandosi all’altezza del ponte di Vasca Cicalesi. A quel punto si è però trovato di fronte l’automobile con le persone che aveva interpellato pochi minuti prima. I due, approfittando del buio, lo hanno fermato, fatto scendere dalla macchina e derubato del portafogli e dello smartphone di ultima generazione che aveva con sé. Prima di lasciarlo in aperta campagna, i due banditi gli hanno anche preso le chiavi dell’auto e le hanno lanciate tra l’erba che costeggia la strada. Preso dallo spavento l’uomo si è chiuso in macchina provando ad allertare i soccorsi con un altro telefono che i banditi non avevano visto. Il sacerdote ha avuto la fortuna, che fino a quel momento l’aveva abbandonato, di imbattersi in un gruppo di alcuni giovani della zona, che poi ha definito “i miei angeli custodi”, i quali gli hanno subito prestato assistenza. Tremante e evidentemente impaurito, ai ragazzi ha chiesto dove si trovasse, di chiamare i carabinieri e di aiutarlo a bloccare lo smartphone di cui era stato derubato.

Dopo aver raccontato ai militari della brutta esperienza, i suoi “angeli custodi” lo hanno accompagnato al casello dell’A3 per fare ritorno a casa. San Mauro è sempre stata un’area tranquilla. Ora, invece, si ha paura che raid simili possano ripetersi. Viene lanciato l’appello alle forze dell’ordine affinché presidino maggiormente le zone rurali. Anche l’amministrazione comunale, però deve fare la sua parte attuando una migliore manutenzione della pubblica illuminazione e delle strade. Il buio e l’incuria, infatti, possano essere ideale copertura.

Salvatore D’Angelo

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