Saccheggiate trenta cappelle al cimitero 

Nuovo raid nella parte nuova, i ladri hanno portato via oggetti in rame e rotto i vetri. I carabinieri esaminano i filmati

Nemmeno i defunti riescono a trovare la pace eterna a Salerno. Già, perché anche il cimitero cittadino è oramai diventato terra di conquista di balordi e ladri. Una vera e propria escalation di furti che ha visto finire nel mirino dei malfattori proprio il camposanto, che è diventato un punto sensibile e un luogo dove portare via un po’ tutto. E, in particolar modo, per gli “arredi” in rame che adornano tombe e cappelle, che sono diventati l’oggetto del desiderio dei ladri.
Dunque nessun mistero dietro le spedizioni notturne, né tantomeno incursioni che possano celare i fantasmi di messe sataniche, ma solo ed esclusivamente ragioni “economiche”. L’ultimo raid, in ordine di tempo, si è registrato nella notte tra domenica e lunedì e ad essere state prese di mira sono state le cappelle che si trovano nella nuova area del cimitero. Stavolta, però, rispetto alle scorse volte, i malviventi non si sono limitati ad arraffare le maniglie d’apertura e chiusura delle cappelle o gli altri arredi in rame, ma hanno anche mandato in frantumi diversi vetri delle “dimore” dei defunti. Insomma al danno si è unita anche la beffa, poiché assieme ai furti gli autori del blitz notturno hanno voluto inscenare dei veri e propri atti vandalici.
In totale, le cappelle saccheggiate e danneggiate, sono state circa 30, ma il computo totale potrebbe essere anche maggiore, una volta che sarà stata fatta la conta dei danni. A scoprire quanto avvenuto nel corso della notte è stato, ieri mattina, Nicola Gallucci, che si era recato al cimitero per andare a fare visita ai sui cari che non ci sono più. Una volta che è arrivato all’interno si è trovato di fronte l’indegno spettacolo. «Ho trovato tutto sottosopra – rimarca – e ho dato l’allarme, rivolgendomi ai responsabili del cimitero». Che, a quanto pare, non erano affatto a conoscenza di quanto successo nel corso della notte. Probabilmente gli stessi autori dei furti alle tombe hanno forzato anche gli spogliatoi dei custodi, senza però riuscire a portare via nulla. Naturalmente, una volta che è stato dato l’allarme, è stata avviata la procedura che s’adotta in questi casi e sono stati avvertiti i carabinieri. I militari, a cui sono state affidate le indagini, stano visionando anche le immagini registrate dalle telecamere posizionate ai varchi d’ingresso e d’uscita, nella speranza di riuscire ad individuare i colpevoli. L’indagine, tuttavia, non appare agevole, in quanto gli autori del raid sembrano aver trovato un varco senza controllo proprio nella zona in cui sono state costruite le nuove cappelle, che sono di fatto diventate l’oggetto dell’attenzione dei ladri. Perché già a ferragosto l’area era stata visitata dai malfattori, con il medesimo modus operandi. E, nemmeno un mese dopo, si è ripetuta la stessa scena. Giusto il tempo di dare la possibilità ai concessionari delle cappelle di sostituire le maniglie che erano state trafugate in precedenza.
Gaetano de Stefano
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