«Sabato spiegherò tutto alla gente»

Galdi: «È assurdo affermare che ho detto il falso, parlerò prima con i magistrati»

Amarezza e sconcerto, ma anche la ferma volontà di fare chiarezza sui dettagli dei reati ipotizzati che, per adesso, ancora non si conoscono con certezza. Sono questi i sentimenti più diffusi tra i consiglieri comunali dell’attuale e della precedente amministrazione, raggiunti da un avviso di garanzia tra ieri e oggi. A molti il provvedimento è stato notificato ieri sera, nel corso della conferenza dei capigruppo che si stava tenendo al Comune e che era stata indetta con urgenza proprio per parlare della questione. Nel corso della riunione, infatti, sono arrivati i carabinieri che, su indicazione del presidente del consiglio, Antonio Barbuti, hanno raggiunto molti dei 43 consiglieri indagati, per i quali si ipotizza il reato di peculato.

Diversa la posizione del sindaco Marco Galdi, per il quale si parla di favoreggiamento. E proprio Galdi ieri ha tenuto a sottolineare che chiarirà pubblicamente la sua posizione nel pomeriggio di sabato prossimo dopo che, nella mattina della stessa giornata, sarà sentito dalla magistratura. «Sono meravigliato dalle accuse di favoreggiamento che mi sono state mosse – ha detto il sindaco – e che si basano sulle dichiarazione rese lo scorso novembre, quando arrivarono degli avvisi di garanzia ed io fui ascoltato come persona informata sui fatti. Le mie dichiarazioni sono documentate per cui affermare che ho detto il falso mi sembra assurdo – ha aggiunto – in ogni caso non ci sto a subire un processo mediatico, per cui nel pomeriggio di sabato chiarirò la mia posizione all’opinione pubblica».

Sereno per il suo confronto con la magistratura anche il consigliere Pc, Michele Mazzeo. «Dalla mia parte ho l’assoluta certezza di non aver mai utilizzato i soldi pubblici», ha spiegato.

Ansioso di chiarire la sua posizione anche Antonio Barbuti. «Riusciremo a dire come stanno le cose quando conosceremo i reati che ci contestano che, per adesso ignoriamo», ha detto.

Alfonsina Caputano

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