S’incatenano per non far mettere l’antenna

Castel San Lorenzo, un gruppo di cittadini si lega alla fontana del paese con cartelli e striscioni

CASTEL SAN LORENZO. Si fa sempre più vigorosa la protesta contro l’installazione di un ripetitore sul territorio comunale. Ieri, alcuni residenti hanno deciso di incatenarsi vicino alla fontana pubblica, del centro urbano, collocando anche cartelli e striscioni, per dire no all’antenna, chiedendone la delocalizzazione. «Continueremo ad oltranza fino a quando non saremo ascoltati – assicurano i residenti– stiamo combattendo contro un muro di gomma. L’amministrazione comunale si è chiusa nel silenzio più assoluto, convinta a non indietreggiare dalla decisione intrapresa». Le prime famiglie, che si sono incatenate, sono quelle maggiormente vicine al ripetitore. La protesta andrà avanti fino a quando i cittadini non avranno una risposta e, a turno, si incateneranno per sollevare l’attenzione sulla problematica con l’auspicio che l’amministrazione comunale, capeggiata dal sindaco Gennaro Capo, possa retrocedere sulla decisione di collocare il ripetitore in località Tempa. I cittadini contestano la troppa vicinanza del manufatto. «Il ripetitore – affermano – si trova a meno di 300 metri dal centro urbano, a 85 metri dalla prima abitazione e a 265 metri dalla scuola elementare. Inoltre nell’arco di circa 400 metri vede interessato circa 80% della popolazione». Si tratta di un pilone in cemento e acciaio alto circa 30 metri, che accoglierà il ripetitore con le antenne telefoniche, costruito nei pressi del serbatoio comunale.

Questa è solo l’ultima iniziativa intrapresa dai residenti che, già alcune settimane fa, hanno avviato una petizione popolare sottoscritta da oltre mille cittadini. Per discutere della problematica è stato organizzato anche un incontro pubblico, che ha visto la partecipazione di esperti del settore, e una fiaccolata e corteo per la strade cittadine.

Angela Sabetta