La crisi dell’edilizia 

Russo: «La ripresa passa  da sisma bonus e ambiente»

Il 2017 si chiude in rosso per il comparto edile: meno 2mila 255 posti di lavoro e 288 imprese che hanno chiuso i battenti. Nonostante tutto, però, gli investimenti nel comparto edile continuano a...

Il 2017 si chiude in rosso per il comparto edile: meno 2mila 255 posti di lavoro e 288 imprese che hanno chiuso i battenti. Nonostante tutto, però, gli investimenti nel comparto edile continuano a rappresentare il volano dell’economia territoriale, tant’è che rappresentano il 13,6 del Pil provinciale.
«È un dramma sociale enorme – evidenzia Vincenzo Russo, presidente dell’Ance Aies Salerno nella suo intervento al congresso della Feneal, il sindacato dei lavoratori edili della Uil – che le imprese oramai vivono da tempo, con la perdita di maestranze ed operai qualificati, punto di forza delle nostre aziende medie e piccole, forti di tradizioni e storia, per quanto realizzato negli anni. Di fronte a tali difficoltà lanciamo un grido d’allarme in quanto, ora più che mai, c’è la necessità di dare una svolta verso la rinascita».
A detta di Russo, infatti, servono «impegni concreti e immediati, per fronteggiare e risolvere i problemi legati alla burocrazia e ai ritardati pagamenti, per ridurre il gap infrastrutturale ed agire sul nuovo codice degli appalti». Ma, al di là degli obiettivi comuni in tutt’Italia, l’Ance elabora un “canovaccio programmatico” per il Salernitano, che comprende alcune proposte che costituiscono la condizione necessaria per un’effettiva ripresa di tutti i comparti produttivi. «Le parole chiave – rimarca Russo – sono innovazione, sicurezza e ambiente». «Con gli incentivi fiscali, i cosiddetti eco bonus e sisma bonus – spiega Russo – si può finalmente ripartire con un grande piano di manutenzione e riqualificazione in chiave energetica e sismica del nostro patrimonio edilizio. In provincia di Salerno abbiamo 600mila immobili costruiti prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica. Per attuare concretamente questa grande azione occorre, tuttavia, utilizzare al meglio il meccanismo della cessione del credito d’imposta, per far sì che i lavori siano a costo zero per i condomini e i proprietari d’immobili. Gli interventi, se attuati, determineranno un investimento sul territorio stimato in 1 miliardo di euro, creando 25mila nuovi posti di lavoro».
Allo stesso tempo vanno utilizzate al più presto «le ingenti risorse nazionali – sottolinea Russo – disponibili per il dissesto idrogeologico: 9,5 miliardi di euro, con oltre 130 interventi previsti per la sola provincia di Salerno».
Gaetano de Stefano
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