Russo: il pm chiede l’archiviazione

In un terreno del consigliere di Angri trovata la legna tagliata al cimitero

ANGRI. La procura chiede l’archiviazione per la posizione del consigliere comunale Pasquale Russo, ex delegato del sindaco Pasquale Mauri, indagato per l’ipotesi di reato di appropriazione indebita e ora atteso dal vaglio del gip. Il politico angrese era finito sotto accusa per il rinvenimento nella sua proprietà del legname proveniente dal taglio dei cipressi nel cimitero comunale, con l’indagine coordinata dal sostituto procuratore Nesso.

Dopo la convalida del provvedimento di sequestro effettuato dalla polizia locale da parte del gip, l’indagine era andata avanti con le deposizioni di persone informate sui fatti e i riscontri effettuati dai carabinieri, fino all’accertamento investigativo della mancanza di effettivo proprietario degli alberi, ritenuti “res nullius”, cosa di nessuno, con impossibilità di configurare il reato.

L’avvio investigativo era scattato col sequestro dei vigili effettuato in via Stabia, vicino alla casa di Russo, del legno disposto lungo un’area di 40 metri quadrati. Il controllo della polizia municipale era scattato dopo le verifiche scaturite da una denuncia con l’ipotesi che quel legno fosse il risultato della potatura e del taglio dei cipressi nel cimitero comunale. Il lavoro era stato disposto dal sindaco Mauri per poi piantare nuovi alberi, tra i reclami dell’opposizione per l’improvvisa sparizione delle piante. Successivamente era arrivato l’esposto e poi il blitz vicino all’abitazione del consigliere di maggioranza.

Il legname era finito sotto sequestro con l’apertura di un’indagine giudiziaria. Lo scandalo aveva dato corpo all’inchiesta, ora vicina alla svolta, col consigliere comunale indagato con l’ipotesi di reato di appropriazione indebita vicino all’archiviazione del fascicolo. La proposta è stata avanzata dal pm Nesso, con la decisione attesa dal gip del tribunale di Nocera Inferiore che dovrà vagliare la sussistenza del reato. Il sequestro di svariate tonnellate di legno, con i dubbi sulla provenienza successivamente fugati dagli accertamenti, era stata l’ennesima tegola sull’amministrazione Mauri, con diversi funzionari e consulenti comunali interrogati, riferimenti a presunte minacce, ingerenze e richiami all’allineamento.

Dal legname si era passati allo scontro politico, con forti richieste di chiarezza sulla vicenda e l’esame attento dei documenti riguardanti le procedure di abbattimento, acquisizione e smaltimento dei cipressi nel cimitero di Angri. ©RIPRODUZIONE RISERVATA