lavori pubblici

Ruspe tornano nel cantiere di San Cosimo

Casa del Pellegrino: da ieri ruspe in azione nel cantiere mentre l’Api accoglie con favore ed entusiasmo la notizia della ripresa dei lavori per la realizzazione del centro polifunzionale dei Ss....

Casa del Pellegrino: da ieri ruspe in azione nel cantiere mentre l’Api accoglie con favore ed entusiasmo la notizia della ripresa dei lavori per la realizzazione del centro polifunzionale dei Ss. Cosma e Damiano. È l’Alleanza per l’Italia la prima forza politica cittadina a ricordare come la realizzazione dell’opera sia «frutto di un impegno politico deciso da parte dell’amministrazione». A parlare è il segretario provinciale Arturo Marra. L’ex consigliere comunale di Eboli si dice soddisfatto per l’autorizzazione giunta dalla Soprintendenza ai Beni archeologici ed ambientali di Salerno rispetto al proseguimento degli scavi avviati presso il santuario di Ss. Cosma e Damiano.

Un intervento bloccato in dicembre per il rinvenimento di un muro di cinta del vicino castello Colonna. Al tempo fu proprio la Soprintendenza, rappresentata dal direttore del museo Archeologico nazionale della piana del Sele, Giovanna Scarano, a chiedere lo stop dei lavori per attivare i controlli ed i monitoraggi del caso. Dopo poco più di un mese di sosta, dunque riprendono le attività in un cantiere che la ditta appaltatrice (la Tecnobuilding Srl) ha provveduto a recintare con teli verdi che sembrano preservare la zona ad eventuali occhi indiscreti.

Si tratta di un «investimento edilizio importante», ha aggiunto Arturo Marra in una nota stampa. Un intervento che garantirà «lo sviluppo del turismo religioso e la riqualificazione dell’area». Per quanto concerne la gestione, il segretario provinciale dell’Api ricorda come essa sia in capo «al comune di Eboli».

Un progetto da circa 4,6milioni di euro (finanziati dalla Regione Campania con il provvedimento di accelerazione della spesa) che ha visto la «condivisione anche da parte dell’opposizione consiliare» in seguito ad un «un forte dibattito pubblico durato molto tempo».

Stefano Gallotta