LA STORIA

Ruspe in azione, giù la casa di Filomena a Castel San Giorgio

Si dovrà demolire l’intero immobile costruito a poca distanza dall’autostrada

Non ci sarebbero più speranze per Filomena Vitolo, l'ultra ottantenne di Castel San Giorgio che da anni sta cercando di salvare la sua abitazione dall'abbattimento, così come stabilito da una prima sentenza del 2013. Il giudice del tribunale nocerino, Olimpia Riccetti, nell'udienza di ieri mattina, non ha concesso più rinvii, come invece richiesto dal legale della signora Vitolo, l'avvocato sangiorgese Nello Capuano, ed ha confermato la sentenza di abbattimento che dovrà riguardare tutto l'immobile e non solo una tettoia come sperato dalla donna. A nulla sono serviti i vari e accorati appelli lanciati dal fratello della signora Filomena, Gaetano Vitolo, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al governatore De Luca, al Vescovo di Salerno, alla sindaca di Castel San Giorgio e ai vertici della società autostradale, implorando pietà per sua sorella, affinché le venisse concesso di terminare i suoi giorni in quella casa e solo dopo, procedere all'esecuzione della sentenza. Ma si sa che i giudici sono tenuti ad applicare le leggi e che nelle sentenze non c'è spazio per la commiserazione umana, pur comprendendo le ragioni e le speranze della signora Vitolo di vivere i giorni che le restano nella sua casa, quella casa dove aveva vissuto giorni felici con il marito, scomparso anni addietro, il giudice ha dovuto confermare la sentenza di abbattimento emessa dalla Corte di Appello di Salerno.

Luisa Trezza
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