Ruspe in azione a Campolongo 

Sarà abbattuta stamattina la casa nella quale cinque mesi fa morì d’infarto l’occupante

È arrivato il giorno della demolizione della casa abusiva a Campolongo nella quale lo scorso 17 giugno morì Salvatore Garofalo, il sessantaquattrenne stroncato probabilmente da un infarto proprio mentre si stava tentando di demolire la sua abitazione. Ieri mattina, infatti, la ditta incaricata dell’abbattimento ha aperto il cantiere ed ha iniziato a rimuovere alcune componenti della casa, mentre da stamattina entreranno in azione le ruspe. Nessun problema, ieri, per l’accesso degli operai: sul posto hanno garantito la sicurezza e controllato la viabilità, una pattuglia della Polizia locale, guidata dal comandante Mario Dura, e una dei carabinieri agli ordini del comandante Luca Geminale.
Dal giorno del decesso di Salvatore Garofalo, si è aperto un ampio e aspro dibattito sulla decisione del sostituto procuratore di turno di procedere con l’abbattimento dell’abitazione in zona Campolongo. Sull’avvio delle ruspe, è intervenuto il sindaco di Eboli, Massimo Cariello: «Quando il ripristino della legalità avviene attraverso azioni forti, lascia sempre l’amaro in bocca. Come nell’ultimo episodio, con l’abbattimento di uno dei manufatti abusivi portati alla luce in località Campolongo per il quale si è provveduto all’abbattimento. La nostra amministrazione, in questo percorso per la ripresa della legalità, ha investito tanto, perché i cittadini da tempo chiedevano che la nostra diventasse finalmente una città normale, dove le regole che ci sono devono essere rispettate da tutti. Comprendiamo tutte le difficoltà e siamo consapevoli dei disagi, ma sappiamo anche che intraprendere una battaglia per le regole è il nostro compito principale, in modo da assicurare un futuro al nostro territorio e ai nostri figli».
Di parere contrario Damiano Cardiello, che è il legale della famiglia Garofalo: «Dopo la morte del marito Salvatore, la signora Maria Izzo si è ritrovata senza alcuna entrata finanziaria. Nel frattempo è iniziato il processo alla Corte d’Appello di Salerno e l’udienza è stata rinviata al 12 dicembre prossimo per acquisire la documentazione necessaria da parte del Comune di Eboli afferente la concessione edilizia in sanatoria. La procura generale, senza aver ascoltato l’altra parte, procede con quello che si può definire un vero e proprio accanimento giudiziario. Cosa costerebbe allo Stato attendere l’esito del giudizio pendente e di quello amministrativo del Comune? Se avremmo riconosciute le nostre ragioni, evidentemente procederemo a citare per danni il ministero della giustizia e la procura generale».
Di certo c’è che stamattina torneranno in azione le ruspe nella zona di Campolongo e il polverone che si solleverà non sarà solo quello dovuto all’abbattimento.
Antonio Elia
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