Ruggi, nuovo stop ai ricoveri ordinari

Troppi accessi al pronto soccorso, aggiunti posti letto in tre reparti. Piano per recuperare la lungodegenza al Da Procida

Una giornata da bollino rosso al pronto soccorso. Che ha fatto scattare nuovamente il blocco dei ricoveri ordinari al Ruggi. Venerdì il numero di malati arrivati nell’area di primo soccorso è stato nettamente superiore alla media delle 250 unità. Una situazione di nuova emergenza che ha convinto i vertici dell’ospedale a bloccare i ricoveri ordinari (quelli programmati, per patologie non urgenti) per dare priorità a chi arriva al pronto soccorso per una situazione di emergenza. I posti letto vengono così destinati con priorità a questi pazienti. «Il blocco dei ricoveri durerà per almeno due o tre giorni» spiega il direttore sanitario Angelo Gerbasio, che dirige temporaneamente anche l’area critica. «Il personale sta facendo i salti mortali - prosegue Gerbasio - anche per la carenza di infermieri e ausiliari socio sanitari». «Abbiamo registrato un nuovo picco di ricoveri - conferma il dottore Francesco Pierro, responsabile del pronto soccorso - E’ il secondo in poco tempo. Si è trattato soprattutto di codici verdi».

Il Ruggi ha chiesto aiuto agli ospedali di Cava e Mercato San Severino, mentre alcuni posti letto sono stati aggiunti nei reparti di chirurgia, chirurgia generale e otorino. «Ho inviato una nota scritta in base alla quale i pazienti ricoverati in questi reparti vengono visitati e eseguiti dall’area medica» aggiunge Gerbasio. Per i ricoveri lunghi superiori ai quindici giorni, il direttore sanitario vorrebbe recuperare dei posti letto al Da Procida, dove la riabilitazione per mancanza di infermieri ha 16 posti letto invece dei 24 assegnati mentre i reparti di pneumo-tisiologia e medicina, sempre per la carenza di personale, sono accorpati grazie a un provvedimento risalente al 2012 che doveva essere temporaneo diventato poi definitivo. Gerbasio studierà con il neo direttore amministrativo Guetta (ritornato in servizio al Ruggi dopo le dimissioni del 18 dicembre scorso per ricoprire un incarico al Cardarelli durato solo un mese), la possibilità di attingere dalla graduatoria regionale del Cardarelli per potenziare gli infermieri al Da Procida.

Lo stop ai ricoveri è arrivato nel giorno in cui la Cgil in una conferenza stampa tenutasi proprio nei locali del pronto soccorso, ha denunciato come la situazione sia critica «con pazienti che prima di essere ricoverati hanno atteso anche 48 ore».

«Non mi è stata segnalata alcuna lamentala - dice Gerbasio - In ogni caso qui è un’isola felice rispetto a quello che succede a Napoli».

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