“Ruggi”: la Croce Bianca vince l’appalto per il 118

L’Azienda privilegia la qualità del progetto a scapito del vantaggio economico Ma Pubblica assistenza flegrea è pronta a presentare ricorso contro la gara

Sarà l’associazione salernitana Croce Bianca a gestire, almeno per il prossimo biennio, il servizio di trasporto infermi in emergenza “118” per conto dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Ad oltre un anno dal bando di gara, ieri mattina la commissione preposta a valutare le offerte ed i requisiti dei partecipanti, ha ufficializzato l’affido dell’incarico che potrebbe essere formalizzato subito dopo ferragosto, non appena l’associazione impegnata da anni nel volontariato sul territorio salernitano, produrrà la documentazione richiesta.

Croce Bianca l’ha spuntata sulla Pubblica assistenza flegrea, che aveva presentato un’offerta economicamente più vantaggiosa: 340mila euro annui a fronte dei 359mila richiesti dai salernitani che hanno però ottenuto un punteggio più elevato (97.40 a fronte di 89.13 del gruppo partenopeo) per la qualità del progetto presentato. «E’ stata premiata la professionalità, ma soprattutto la completezza del servizio e per la prima volta, e di questo va dato atto al direttore generale Elvira Lenzi, non si è aggiudicata una gara pensando solo ai soldi, ma anche alla qualità di un servizio particolarmente delicato come il “118”», ha commentato Francesco Guariglia di Croce Bianca, il cui “pacchetto” prevede quattro ambulanze di ultima generazione e l’impiego di venti anestesisti, trenta infermieri e dieci autisti, solo per citare qualche numero.

Ma la scelta di premiare Croce Bianca, pochi giorni prima del ferragosto, «e dopo una gara durata oltre un anno, nel corso del quale siamo stati più volte ingiustamente infangati da qualche consigliere regionale», ha fatto andare su tutte le furie Vincenzo Mastellone De Maio, presidente di Pubblica assistenza flegrea, intenzionato a rivolgersi ai suoi legali per verificare che la procedura adottata sia stata eseguita correttamente. Di qui l’intenzione di «presentare ricorso e di fare luce sull’espletamento della gara».

Un dato è certo: negli ultimi mesi il servizio “118” non sembra aver avuto vita facile al “Ruggi”, dove la gestione delle ambulanze è stata temporaneamente affidata all’Humanitas, dopo la revoca a Campania soccorso: dai controlli effettuati, emerse infatti che quest’ultima associazione non era in possesso delle necessarie autorizzazioni. Prima ancora la gara era stata vinta dalla Tdim World Service di Castelvolturno, ditta il cui certificato antimafia era risultato inquinato (ma dopo un anno esatto dall’informativa antimafia del prefetto di Caserta, che costò la revoca dell’appalto, i titolari della società casertana che si occupa di trasporto infermi, hanno ottenuto l’annullamento di quel provvedimento).

La scelta, dunque, fanno sapere dal “Ruggi”, è stata ancora più meticolosa e ponderata, per evitare ogni ulteriore intoppo. Ma dopo un periodo di tranquillità, l’affido di ieri del servizio sembra essere già osteggiato da una nuova battaglia legale.

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