“Ruggi”, l’Azienda universitaria è realtà

Il premier Monti firma il decreto che completa l’iter per la Facoltà di Medicina. Tutti esultano tranne il rettore

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, nella sua visita a Salerno, ha portato con sè un regalo tanto atteso dalla città che ieri lo ha ospitato: la sua firma sul decreto che sancisce la realizzazione della nuova Azienda universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona - Scuola medica salernitana”. Il travagliato iter è stato così completato e la notizia, tanto aspettata, ha provocato un coro di giubilo tra le istituzioni cittadine. La voce “fuori” è stata, però, quella del Rettore dell’Università degli Studi di Salerno, Raimondo Pasquino, il quale ha inserito “la lieta novella” in un contesto molto più ampio. Mentre il premier, sollecitato sull’argomento durante il suo tour al Marina d’Arechi Port Village, dichiarava di «essere stato contento di aver accelerato le cose firmando il decreto che omaggia la grande tradizione della scuola salernitana», Pasquino accoglieva la notizia scegliendo di sottolineare «il tanto tempo perso a causa del diffuso provincialismo di chi doveva semplicemente seguire il percorso indicato dalla legge». Per il rettore, questo «imperdonabile» ritardo accumulato ha causato «danni irreversibili, soprattutto d’immagine, sia all’ospedale, che da bene comune è stato trattato da bene privato con conseguenze disastrose. Sia per l’Università che ha perso credibilità all’esterno per motivi che non dipendevano minimamente dalla sua gestione o dalla didattica. Se si va a valutare solo l’ultimo step (la firma di Monti, ndr) si tratta un argomento estremamente importante con enorme banalità». Polemiche a parte, ad ufficializzare la notizia dell’avvenuta creazione dell’Azienda universitaria, è stato il deputato Pd Tino Iannuzzi: «Questa decisione - afferma l’onorevole - completa la Facoltà di Medicina ed assume una rilevanza straordinaria sia per la realtà universitaria, sia per l’intera comunità salernitana. Si tratta, infatti - continua Iannuzzi - di un traguardo atteso con ansia e da tempo dagli studenti, dai primi laureati nella nuova facoltà, dalle loro famiglie, dai docenti e dai medici ospedalieri». Entusiasta anche il senatore Pd Alfonso Andria. «Sono orgoglioso - ha dichiarato - di aver contribuito ad un risultato cosí rilevante e lusinghiero per il nostro territorio, per la comunità accademica, per il mondo medico-ospedaliero salernitano. L’ho fatto, con tenacia e senza clamori - ha aggiunto - in passato da presidente della Provincia di Salerno al fine di ottenere l’ istituzione della Facoltà di Medicina, e nell’ultimo anno seguendo con costante attenzione le alterne vicende di un percorso complicato che è finalmente giunto a compimento». E ha concluso: «Si apre cosí una nuova stagione che garantisce serenità ed assicura certezza di futuro agli studenti, che si sono distinti per la determinazione e la maturità con cui hanno affrontato la civile battaglia a tutela dei propri diritti, al corpo docente, alla nuova Azienda ospedaliera nel nome della Scuola medica salernitana».

Il Dpcm è stato l’atto finale di un complesso e difficile iter amministrativo, scandito da diverse tappe. Che sono state ricordate anche dal sindaco Vincenzo De Luca il quale, nell’affermare la sua soddisfazione per l’obiettivo raggiunto, non ha potuto fare a meno di sottolineare come si sia finalmente conclusa «una estenuante vicenda politica, organizzativa e burocratica durata quindici anni» in cui «il Comune di Salerno, spesso in solitudine, fatta salva la costante sinergia con l’Università degli Studi di Salerno, è stato per tre lustri impegnato a combattere contro ostacoli corporativi, ottusità burocratiche, squallide resistenze di governi nazionali e regionali». Alla fine, però, De Luca si è detto contento che «è stato dato alla nostra città quel che la storia di Salerno meritava come diritto, sia per la gloriosa tradizione della Scuola medica, apprezzata in tutto il mondo, sia per la qualità dell’offerta organizzativa e didattica, che pure siamo riusciti a garantire nonostante immani difficoltà». Il sindaco si è infine augurato che si riuscirà «a lavorare perché si dia piena e completa attuazione a quanto previsto dal decreto per consentire alla nostra Facoltà di Medicina di svolgere al meglio la sua funzione didattica e scientifica». Un ringraziamento particolare, per l’obiettivo finalmente raggiunto, il presidente della Provincia, Antonio Iannone, l’ha rivolto, invece, al presidente della Regione, Stefano Caldoro «che con celerità e pragmatismo ha determinato il buon esito dell’iter amministrativo». E poi ha aggiunto, senza dimenticare gli antichi fasti della Scuola medica salernitana: «Da oggi prende forma concreta la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Salerno, una realtà che, grazie alle indiscusse potenzialità didattiche e professionali della nostra comunità territoriale, saprà formare la futura classe medica salernitana».

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