Ruggi, inchiesta sugli straordinari

La Procura indaga sui dipendenti che hanno lavorato 18 ore di seguito. Sala operatoria di nuovo allagata

Aperta un’inchiesta sugli straordinari del 2014 nell’azienda ospedaliera Ruggi. La notizia era già circolata dopo che la direzione dell’ospedale aveva emanato una disposizione per imporre una stretta. La conferma dell’inchiesta della Procura è arrivata dalla parlamentare dei 5Stelle Silvia Giordano che ha chiesto di indagare anche «su appalti e ristrutturazioni che ancora non sono state ultimate». «Non ci è stato notificato nessun atto - spiega il direttore generale dell’azienda Vincenzo Viggiani - ma non escludo nulla».

Diversi i punti da chiarire su cui anche la direzione amministrativa e sanitaria dell’ospedale si stanno interrogando: non solo il budget per gli straordinari del 2014 è stato sforato di 7 milioni e mezzo (ben 2 milioni in più rispetto all’anno precedente), ma un’ampia fetta di questi soldi è andata a 257 dipendenti (l’11,5 per cento del personale di comparto), che ha superato il tetto delle 500 ore pro capite. In sostanza si sono divisi circa 4 milioni. Sono stati scoperti dipendenti che hanno fatto 18 ore di lavoro consecutivo.

Ieri mattina il direttore amministrativo Salvatore Guetta ha incontrato le organizzazioni sindacali: è stato deciso di far slittare l’entrata in vigore delle nuove regole in materia di straordinario (i punti dall’1 al 9) al primo marzo, «per concordare le misure organizzative» come precisa il direttore Guetta. Che conferma il provvedimento. «Abbiamo riscontrato delle anomalie da correggere - spiega Guetta - Un caposala di fronte a situazioni di necessità e urgenza autorizza lo straordinario senza che nemmeno il responsabile da cui dipende quel lavoratore lo sappia. Ci vuole invece una precisa responsabilità nel giustificare le ore di lavoro in più». Le nuove disposizioni “in materia di lavoro straordinario” varate l’11 febbraio prevedono che le autorizzazioni al lavoro straordinario devono essere preventivamente disposte dal responsabile del servizio di appartenenza del dipendente, lo straordinario non può superare le 40 ore mensili e può essere effettuato solo dopo almeno 30 minuti dalla conclusione del lavoro ordinario, bisogna inoltre registrare la presenza in orario straordinario con gli appositi marcatempo. «E’ nostro obbligo intervenire - spiega il direttore Viggiani - ferma restando le carenze del personale per il blocco del turn over. Ma alcuni sforamenti non sono giustificabili. Disposizioni sono partite anche in materia di prestazioni di lavoro aggiuntivo per i medici. L’iter per autorizzare il lavoro straordinario va verificato, ma nella scarsa definizione di regole qualche anello è saltato. Devo dare atto della capacità di gestione e di abnegazione del personale in tante situazioni critiche, e sono sicuro che la stragrande maggioranza del lavoro straordinario è giustificato da questo. Ma qualcuno ha approfittato di alcune maglie larghe».

Ieri mattina, intanto, nuovo allagamento della sala operatoria di ortopedia che non può essere utilizzata a causa della perdita di un tubo che ha causato infiltrazioni. Analogo episodio si era verificato una decina di giorni fa, ma il guasto era stato riparata.

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