Ruggi, in pronto soccorso 300 casi al giorno 

È la media degli accessi nelle prime tre settimane di agosto. A metà mese il picco di ricoveri nel reparto di psichiatria

SALERNO - L’ospedale “Ruggi d’Aragona” sempre più punto di riferimento dell’intera provincia, con dati che dimostrano quanto cresca la media degli accessi al pronto soccorso a prescindere dal periodo estivo, che comunque ha registrato un discreto trend d’interventi tra pazienti assistiti direttamente in emergenza e ricoveri in ospedale. Dal primo al 20 agosto in tutti i presìdi ospedalieri dell’Azienda si sono registrati oltre 8mila accessi, dei quali 5.356 al Ruggi. «Dunque una media che sfiora i 300 al giorno per l’ospedale di via San Leonardo», puntualizza Margaret Cittadino della Cgil. Un dato di tutto rispetto, anche se con l’incremento della popolazione per l’afflusso estivo ci si aspetterebbe qualche dato ancora più alto. «Comunque si conferma il ruolo importante del pronto soccorso di Salerno – sottolinea Cittadino – che spesso supera il trend del Cardarelli, il quale mantiene una media in genere più bassa della nostra. Poi come dati aziendali è chiaro che andiamo molto oltre». Inoltre c’è da tenere in conto il dato delle presenze turistiche: «Non c’è un grandissimo turismo a Salerno città, sicuramente il Cilento è preso molto più d’assalto. Non a caso il reparto di Ortopedia nell’ospedale di Vallo della Lucania ha lavorato senza sosta». Anche il pronto soccorso aperto ad Agropoli sarà stato un punto di riferimento importante per il territorio. E visto l’incremento di presenze nelle zone balneari del Salernitano a ferragosto e nei giorni prossimi al 15 di agosto, in quella settimana i dati del “Ruggi” sono in leggera flessione rispetto a una media che si è mantenuta più alta nel resto dell’estate. Il 15 di agosto ci sono stati 211 accessi, un calo forse dovuto alle partenze del “ponte”, in quanto ferragosto era di martedì, e poi perché in genere nei giorni festivi si ricorre sempre meno ai controlli, anche al pronto soccorso, e per consuetudine si rimanda a quando riprendono a pieno i ritmi lavorativi. Non a caso alla riapertura di alcuni ambulatori del “Ruggi”, come Chirurgia, in lista d’attesa c’era così poca gente che si è lavorato dalle 11 alle 12.15.
Un dato ancora più in calo rispetto al 15 agosto del 2016, quando gli arrivi al Pronto soccorso furono 240 rispetto ai 211 di quest’anno. Nel dettaglio delle emergenze, questo ferragosto si sono registrati due codici rossi (un aneurisma molto grave e una patologia internistica). Sabato 19 i codici rossi sono stati tre su un totale di 236 pazienti: uno è stato ricoverato nella Stroke unit in terapia intensiva neurologica, un altro caso non è risultato particolarmente grave e il terzo paziente era un infartuato che è andato alla sezione Utic per la terapia intensiva cardiologica. Il giorno seguente ci sono stati 246 accessi al pronto soccorso, di cui un codice rosso per patologie internistiche.
A metà mese si sono registrati picchi di ricoveri in Psichiatria (quasi sempre dopo soccorsi in strada), indice che nei giorni estivi il caldo eccessivo aumenta i disturbi neurologici. In quasi tutto il mese la percentuale di persone assistita al pronto soccorso, e poi ricoverata, è stata in media del 16 per cento. E quindi su 211 accessi i ricoveri sono stati 34. A parte i numeri più bassi dei giorni di festa, per tutti gli altri giorni, secondo le stime sindacali, la media è stata più alta. A garantire la perfetta funzionalità del pronto soccorso il coordinatore Antonio Petrocelli, che ha preferito il lavoro alle ferie. Franco Leo (Fials) spiega che non si sono registrate patologie prevalenti: dal 15 al 20 agosto vi sono stati sette ricoveri di pazienti con fratture al femore, dodici all’Utic e all’Unità coronarica per problemi cardiaci, due in Rianimazione, quindici in Neurologia tra Tia (ischemie transitorie) e ictus, una intossicazione, una persona in coma, due in stato confusionale, quattro ipertensioni arteriose, due persone ricoverate per dolore al petto
«È stata un’estate molto laboriosa, per fortuna sono arrivare complessivamente un’ottantina di unità di rinforzo per l’Azienda – evidenzia Margartet Cittadino – Ortopedia ha lavorato tantissimo, sono stati occupati fino a sei posti letto in una stanza, una situazione forzata e scomoda pur di garantire l’assistenza». C’è stato anche un numero considerevole di donne che hanno partorito. «Ventuno bambini al nido patologico – calcola la rappresentante della Cgil – se avessimo avuto attivo anche il Roaming-in per mamme e neonati sarebbe stato molto meglio». Presto, conclude la sindacalista, dovrebbe arrivare altro personale nell’Azienda salernitana: «I nuovi arrivi sono previsti dal 15 settembre in poi e a fine anno».

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