Salerno

Ruggi, atto aziendale da rimodulare: dubbi sui posti letto

Il commissario regionale alla Sanità lo rispedisce al mittente. Nel mirino i numeri del Da Procida e di Pediatria a Cava

SALERNO. L’atto aziendale da Napoli è tornato di nuovo a Salerno. L’iter per l’approvazione del piano di riorganizzazione dei presidi dell’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona ha subito un battuta d’arresto e ieri la dirigenza era al lavoro per ritoccarlo ancora sulla scorta dei rilievi mossi dal commissario governativo Joseph Polimeni.

Quest’ultimo non è convinto dell’atto inviato da Salerno e, pertanto, invece di approvarlo così come gli era pervenuto, lo ha rimandato indietro. Nell’Azienda ospedaliera in molti hanno trovato inconcepibile che il commissario inviato da Roma possa non aver approvato il piano e intravedono nella bocciatura anche l’ennesimo atto del braccio di ferro tra il commissario Polimeni e il presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

I posti letto dell’Azienda sono circa mille, dei quali 700 al Ruggi; il resto è distribuito tra il Da Procida e i presidi di Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino e Ravello. Secondo indiscrezioni, l’esame partenopeo dell’atto non è andato bene a causa della distribuzione dei posti letti riversati al Da Procida. E non sarebbe stato apprezzato neanche lo spazio dato ai medici provenienti dall’Università di Salerno, che dovrebbe essere ridimensionato. Proprio su questo punto, i commenti al Ruggi non sono mancati: in molti ritengono, infatti, che l’Azienda è ospedaliera ma anche universitaria e che, quindi, la realtà accademica dovrebbe avere giusti riconoscimenti.

Anche i posti letto a Cava de’ Tirreni dovrebbero essere rivisti. In bilico sono quelli di Pediatria. Un anno fa fu prevista una riduzione del reparto, con spazio non più per nove ma per sei degenti. Nelle varie modifiche apportate all’atto aziendale fino all’era del direttore generale Nicola Cantone, soprattutto dopo la chiusura del reparto di Ginecologia declassato a semplice ambulatorio, i posti sono diventati nuovamente nove. Ora sembra che anche su questo punto l’atto aziendale non vada bene. Il suggerimento sembra sia stato quello di trasferire la Pediatria di Cava al Ruggi e di trasformare l’attuale reparto del Santa Maria dell’Olmo in una struttura dedicata alle malattie dell’infanzia con prestazioni ambulatoriali. Dunque, un ulteriore taglio di posti letto, al quale potrebbe aggiungersi anche quello di Ortopedia sempre a Cava.

Tenuto conto delle indicazioni arrivate dalla struttura commissariale, al Ruggi si dovrà correre ai ripari. E anche in tempi rapidi dal momento che proprio Polimeni aveva posto una sorta di ultimatum: gli atti anziendali andavano presentati in Regione entro il 30 settembre – data che il Ruggi ha rispettato – e non sarebbero state concesse ulteriori proroghe dopo l’ultima che era stata accordata su richiesta di De Luca per dare tempo anche ai manager freschi di nomina di programmare il lavoro.

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