Rubava i soldi violando le carte di credito 

Giovane scafatese a processo per truffa informatica: aveva sottratto circa mille euro da due postepay

Fare acquisti con i soldi altrui è reato. Farlo appropriandosi dell’identità di qualcuno, utilizzando i delicati dati di una carta elettronica, è diventato l’incubo di tanti utilizzatori di siti di e-commerce e pagatori da scrivania, ormai abituati a svolgere le proprie commissioni direttamente sui siti web di aziende, distributori e store. In questo caso, lo scafatese venticinquenne F. A., già protagonista di episodi analoghi, dovrà rispondere di phishing, o frode informatica, per essersi appropriato di codici personali segreti, posti a protezione della carta postepay evolution di proprietà altre persone.
Nello specifico gli addebiti contestati, due in particolare, riguardano due diversi episodi eseguiti con la scaltrezza dei tempi moderni, caratterizzati dalla circolazione endemica di denaro immateriale, con rapidissima possibilità di svolgimento di pagamenti, prelievi, versamenti. L’imputato atteso dal processo risponderà in particolare dei due fatti documentati e denunciati a tempo dalle vittime: secondo le ricostruzioni eseguite dalla Procura, partendo dai movimenti dei dati personali, con gli ammanchi ingiustificati e le successive destinazioni, gli investigatori hanno facilmente ripercorso il cammino del denaro.
Il venticinquenne scafatese ha agito in particolare prelevando dal conto per i pagamenti associati alla carta, nel primo episodio contestato, la cifra di 865 euro, subito trasferita sul proprio conto corrente, con un paio di click e il “bottino” accumulato senza particolari patemi. L’episodio accadde il 13 gennaio 2017, con lo spostamento della cifra effettuato a dieci giorni dall’apertura dello stesso conto dell’imputato, adoperato per veicolarvi i fondi sottratti indebitamente. Questi movimenti finanziari ad una occhiata superficiale sono apparsi solo un trasferimento rituale, senza colpo ferire, uno sui migliaia registrati ogni minuto lungo i canali dei pagamenti on-line e delle relative operazioni abilitate. Il secondo caso riguarda un trasferimento di 190 euro, in questo caso sottratti da una analoga carta elettronica post e pay delle Poste italiane, violando i codici di protezione e intascando anche qui senza problemi particolari 190 euro, comparsi così come nel caso precedente sul suo conto corrente, direttamente, in data dieci febbraio 2017.
Le due vittime sono entrambe di Roma, finite preda del malfattore informatico, che ha eluso i dati delle password con relative combinazioni per poi intascare circa mille euro con due trasferimenti effettuati via web, sul suo conto aperto materialmente all’ufficio postale di Scafati in via Melchiade. Il giovane affronterà il processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore accusato di due casi singoli di frode informatica, con appropriazione di dati delle carte elettroniche di pagamento.
Alfonso T. Guerritore
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