CASSAZIONE 

Rubava i soldi ai detenuti Guardia condannata

Anche la Cassazione “condanna” l’ex guarda carceraria che “rubava i soldi dei detenuti”. Confermato il giudizio della corte di Appello di Salerno su Giancarlo Picariello, 49 anni, originario di...

Anche la Cassazione “condanna” l’ex guarda carceraria che “rubava i soldi dei detenuti”. Confermato il giudizio della corte di Appello di Salerno su Giancarlo Picariello, 49 anni, originario di Montoro, accusato di peculato. Tre anni e quattro mesi è la pena definitiva per l’ex poliziotto penitenziario che prestava servizio al carcere di Salerno.
Riconosciute le spese legali alla parte civile, Daniel Bancila, assistita dagli avvocati Gerardo Cembalo e Dario Masini di Roma. Secondo le risultanze dell’indagine, l’agente si approfittava del ruolo di incaricato alla registrazione dei depositi per mettere in cassaforte solamente parte degli averi degli arrestati, annotando sui documenti cifre inferiori a quelle davvero consegnate.
Così si approprò del denaro che i detenuti consegnavano al momento dell’ingresso nel carcere di Fuorni. A far scattare l’indagine furono gli stessi detenuti che segnalarono gli ammanchi e presentarono denuncia. Due erano gli episodi contestati a Picariello, di cui uno ai danni di un detenuto “eccellente”, l’imprenditore cilentano Emanuele Zangari, finito in manette con l’accusa di aver partecipato a un’associazione a delinquere, guidata dai costruttori Rino e Giovanni Citarella, che riusciva ad accaparrarsi fino al 2009 le gare d’appalto bandite dalla Provincia di Salerno. L’imprenditore denunciò di essere entrato nella casa circondariale con mille euro, ma di essersene poi ritrovati a suo nome soltanto cento. La scoperta avvenne per caso quando Zangari formalizzò una richiesta per l’acquisto in carcere di beni per un valore di 130 euro. Dagli uffici penitenziari gli fecero sapere che in cassa non c’era per lui la capienza necessaria. Altri detenuti lamentarono in seguito la scomparsa di soldi e oggetti d’oro. A Picariello è stato contestato dagli inquirenti un altro episodio in cui a sparire sarebbero state poche centinaia di euro appartenenti a due romeni, arrestati con l’accusa di aver commesso una rapina. Quattro anni fa, a novembre, Picariello era stato condannato in primo grado. La condanna era stata confermata dai giudici di Appello. L’ex agente si era ritrovato così con la pena pendente sul capo. Il suo difensore, l’avvocato Michele Sarno, aveva fatto ricorso in Cassazione.
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