il fatto

Rubata la madonnina dalla grotta all’Ermice

La scoperta fatta da alcuni escursionisti che hanno trovato i cocci della statua È allarme dopo il terzo furto nel giro di una settimana nel comprensorio

Escalation di furti di reliquie e statue di santi. Ieri mattina l’ultimo colpo, il terzo in sette giorni: da una piccola grotta all’ingresso del percorso dei mulini all’Ermice, è stata rubata la piccola statua della madonnina di Lourdes. Era stata sistemata questa estate da Paolo Sgroia e dai volontari che avevano ripulito il percorso naturalistico sistemando poi la statuina quasi a protezione del luogo. Il furto è stato scoperto ieri mattina da alcuni escursionisti che, arrivati sul posto hanno trovato solo due cocci del piedistallo e della madonnina nessuna traccia.

Nel giro di poco tempo, dunque, tre furti di opere e arredi sacri nel comprensorio: due colpi una settimana fa nello stesso giorno ad Olevano sul Tusciano e ad Eboli, venerdì, invece, ladri in azione a Contursi Terme. Il timore è che magari questi furti dello stesso genere possano essere legati da un unico filo, magari la celebrazioni di riti esoterici. Un candelabro d’oro, infatti, può trasformarsi in denaro, ma anche servire alla celebrazione di qualche messa nera.

Il 13 gennaio a Eboli fu presa di mira la chiesa di San Nicola de Schola Greca, dalla quale trafugarono la corona della Madonna della Salute, due reliquie che contenevano i frammenti ossei di San Giovanni Bosco e San Biagio e un ostensorio in metallo degli anni ’50. I ladri si sono introdotti all’interno dell’antica chiesa e hanno sottratto dalla sacrestia le reliquie. Nello stesso giorno è stata forzata la porta della sagrestia della chiesa di Santa Lucia ad Olevano sul Tusciano e sono stati portati via tre oggetti liturgici: due calici e un turibolo del valore di 1500 euro.

Dopo qualche giorno, poi, i ladri sono entrati in azione nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Contursi Terme. Ignoti si sono introdotti all’interno del luogo sacro portando via diversi oggetti: la statua del bambinello Gesù in legno che si trovava in braccio alla Madonna del Rosario, il crocifisso in legno di 20 centimetri e posizionato tra le braccia della statua di San Gerardo, un ostensorio in argento risalente a fine ‘800 e un tronetto in metallo su cui viene esposta l’Eucarestia. Anche in quel caso, il valore del bottino è irrisorio, ma il valore affettivo e sacro per i parrocchiani è inestimabile.

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