Rotta una tubatura, Sert senza acqua da cinque giorni

Ad oggi il guasto non è stato ancora riparato e non esistono soluzioni alternative dal momento che la struttura - a differenza di altri edifici sanitari - non ha un proprio serbatoio autonomo

Il Sert di Torre Angellara senza acqua da cinque giorni. La denuncia è della Uil funzione pubblica. Rubinetti chiusi a causa di una condotta guasta. Un grave disagio che, però, non ha indotto l’Asl a sospendere le attivitá del servizio per le tossicodipendenze diretto dal dottor Forcellino.

Ad oggi il guasto non è stato ancora riparato e non esistono soluzioni alternative dal momento che la struttura - a differenza di altri edifici sanitari - non ha un proprio serbatoio autonomo. Il sindacato, in una nota firmata da Antonio Malangone, ha chiesto l’intervento immediato del commissario straordinario dell’Asl, Maurizio Bortoletti, affinché intervenga per porre fine a questo disagio.

Si riaccendono così i riflettori su questa struttura fatiscente che ospita il servizio dell’Azienda sanitaria locale. Nei mesi scorsi numerose erano state le denunce sia da parte dei sindacati che dei partiti politici che, in più occasioni, avevano chiesto un dislocamento della struttura, che è di proprietá dell’Azienda ospedaliera.

L’amministrazione comunale di Salerno, per bocca dell’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio, si era anche impegnata per trovare una soluzione alternativa: delocalizzare la struttura di Torre Angellara in alcuni locali di proprietá comunale in via Madonna del Paradiso a Pastena. Ma, ad oggi, nulla è stato ancora fatto, lasciando operatori sanitari e pazienti in un difficile contesto di degrado, dove diventa complicato prestare e ricevere un’assistenza adeguata ad un pubblico che, come hanno dimostrato i numeri diffusi la scorsa estate, aumenta sempre di più.

Nel 2010 e nel primo semestre del 2011 sono stati oltre tremila i pazienti trattati nell’ex struttura ospedaliera (ospitò l’ortopedia) a ridosso dello stadio Arechi. Numeri impressionanti, considerato anche l’esigua disponibilitá di medici, infermieri ed assistenti sociali.

Mattia A. Carpinelli

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