LA PROPOSTA

Roscigno, «Riapriamo subito le case chiuse»

Il sindaco Palmieri: «Un antidoto contro la pandemia»

ROSCIGNO - «Contro il Covid occorre riaprire le case chiuse»: la proposta choc arriva da Pino Palmieri, sindaco di Roscigno. «Più gettito fiscale, meno infetti e - scrive sul suo profilo Facebook - quindi maggiore tutela della salute pubblica ». Il richiamo va al disegno di legge - giacente in Parlamento del gruppo Lega-Salvini Premier- Partito Sardo d’Azione in Senato, quello che chiede nuovamente la legalizzazione della prostituzione e la riapertura delle case di piacere. Già perché Palmieri ha appeno sbattuto la porta del partito leghista, sembrerebbe deluso dalla mancata concretizzazione di un posto nella lista per le regionali. Già con Alleanza Nazionale e poi con Forza Italia, il cuore di Palmieri batte a destra.

Di quella parte che la legge Merlin non l’ha mai accettata. Niente atmosfere da “Addio Wanda”, uno dei più noti pamphet di Indro Montanelli. Che con il tema in oggetto c’entra assai poco. E meno che mai ci azzecca con gli Alburni. Nei tempi d’oro delle donne di piccola virtù occorreva raggiungere i grandi centri, andare anche oltre Salerno per poterne usufruire. Nei piccoli paesi, dove anche allora si sapeva tutto di tutti, sarebbe stato assai difficile sfuggire alla sorveglianza di madri, mogli e fidanzate. Scarse le reazioni sui social alla proposta di Palmieri. “Veramente non tieni che pensare”, gli scrive una compaesana. Altri gli ricordano la chiusura del museo e della chiesa di Roscigno Vecchia. “I turisti arrivano e trovano tutto chiuso”, gli ricordano. Già, sono quelle le “case” chiuse di Roscigno Vecchia.

Oreste Mottola