Roma taglia, 14 milioni in meno per il Comune di Salerno
cure per cultura, spettacoli e mutui. L’assessore Picarone «Nonostante tutto non aumenteremo le tasse e garantiremo i servizi sociali»
• Il Comune sará costretto a vendere immobili (alloggi popolari, edifici, posti auto in parcheggi interrati) per fronteggiare la stretta finanziaria del Governo sugli enti locali, che si sostanzia in grossi tagli ai trasferimenti.
• Per il Comune di Salerno la manovra di Tremonti si tradurrá in una contrazione della spesa per ben 14 milioni di euro per il 2011 e in una riduzione della possibilitá di contrarre mutui, che da 20 milioni scenderá a 5 milioni.
• Sono queste le cifre di rilievo del bilancio di previsione 2011 approvato dalla Giunta comunale, in un contesto normativo ancora non definito, e che richiedono il ricorso ad un robusto piano di alienazioni, cioè di vendita di beni immobiliari. «Siamo consapevoli - premette l’assessore al Bilancio, Franco Picarone - che in Consiglio dovremo presentare un maxi emendamento che dovrá tener conto della legge di stabilitá, del milleproroghe e dei tagli del decreto 78 ancora non pubblicato, ma per il quinto anno consecutivo puntiamo ad approvare il bilancio entro il 31 dicembre, un record tra i comuni italiani, cosa che ci consentirá l’esercizio ordinario da subito».
• Come anticipato da Picarone, le note dolenti provengono da tre fronti: innanzitutto la contrazione della possibilitá di effettuare spese, determinata dal cambiamento delle leggi sul patto di stabilitá. C’è poi la vera e propria "mazzata" del decreto legge 78 che per il Comune significa un taglio di ben 7 milioni e 480 mila euro nei trasferimenti di fondi dallo Stato. «Una cifra che è pari all’11,72 per cento dei trasferimenti del 2010. E’ un taglio lineare - spiega Picarone - mentre noi ce l’aspettavamo in proporzione al numero degli abitanti e dunque nell’ordine di 3 milioni. Se poi consideriamo che il bilancio è rigido per il 70%- per gli stipendi gli impegni e i servizi contrattualizzati - si comprenderá che con un taglio di 7,4 milioni di euro i margini di manovra sono davvero molto ristretti».
• Per il Comune di Salerno la manovra di Tremonti si tradurrá in una contrazione della spesa per ben 14 milioni di euro per il 2011 e in una riduzione della possibilitá di contrarre mutui, che da 20 milioni scenderá a 5 milioni.
• Sono queste le cifre di rilievo del bilancio di previsione 2011 approvato dalla Giunta comunale, in un contesto normativo ancora non definito, e che richiedono il ricorso ad un robusto piano di alienazioni, cioè di vendita di beni immobiliari. «Siamo consapevoli - premette l’assessore al Bilancio, Franco Picarone - che in Consiglio dovremo presentare un maxi emendamento che dovrá tener conto della legge di stabilitá, del milleproroghe e dei tagli del decreto 78 ancora non pubblicato, ma per il quinto anno consecutivo puntiamo ad approvare il bilancio entro il 31 dicembre, un record tra i comuni italiani, cosa che ci consentirá l’esercizio ordinario da subito».
• Come anticipato da Picarone, le note dolenti provengono da tre fronti: innanzitutto la contrazione della possibilitá di effettuare spese, determinata dal cambiamento delle leggi sul patto di stabilitá. C’è poi la vera e propria "mazzata" del decreto legge 78 che per il Comune significa un taglio di ben 7 milioni e 480 mila euro nei trasferimenti di fondi dallo Stato. «Una cifra che è pari all’11,72 per cento dei trasferimenti del 2010. E’ un taglio lineare - spiega Picarone - mentre noi ce l’aspettavamo in proporzione al numero degli abitanti e dunque nell’ordine di 3 milioni. Se poi consideriamo che il bilancio è rigido per il 70%- per gli stipendi gli impegni e i servizi contrattualizzati - si comprenderá che con un taglio di 7,4 milioni di euro i margini di manovra sono davvero molto ristretti».