Italiani dispersi a Londra

L'INCENDIO

Rogo nel grattacielo a Londra, il papà di Marco: "Era vivo al telefono, spero nel miracolo"

Giannino Gottardi non si arrende, ma la polizia prevede altri morti

LONDRA - «Siamo stati al telefono con i ragazzi fino all'ultimo istante, poi ci hanno detto che l'appartamento era invaso dal fumo e le comunicazioni si sono interrotte. Speriamo solo in un miracolo». Giannino Gottardi ha la voce rotta dalla commozione. L'uomo, padre di Marco, il giovane di San Stimo di Livenza disperso insieme alla fidanzata Gloria Trevisan nella tragedia dell'incendio del Grenfeel Tower di Londra, non si dà per vinto.

La speranza è che la coppia di fidanzati possa essere ancora viva all'interno di qualche ala dell'edificio. La polizia, però, non crede ai miracoli. «Non prevediamo altri sopravvissuti, il numero dei morti aumenterà».