LA GUERRA DEL FIENO

Rogo nel capannone, distrutte 500 balle a Roccadaspide

L’incendio nella notte a Roccadaspide, danni per oltre 25mila euro

ROCCADASPIDE -  A fuoco, nella notte tra giovedì e venerdì, circa cinquecento balloni di fieno che erano stipati in un capannone di proprietà di un’azienda zootecnica di Roccadaspide. Ad accorgersi delle fiamme è lo stesso titolare della ditta Chiumiento, in località Terzerie, che ha fatto scattare l’allarme. Sul luogo del rogo sono giunti i vigili del fuoco dei distaccamenti di Eboli e Giffoni Valle Piana, oltre a due autobotti provenienti dalla centrale operativa di Salerno. I caschi rossi hanno impiegato diverse ore per spegnere l’incendio, sviluppatosi su un'area di circa 600 metri quadrati. Impegnati nelle operazioni di spostamento dei balloni ardenti, utilizzando i trattori, anche operai dell’azienda. Il rogo non ha investito, grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, anche il vicino allevamento di bufale, sebbene si siano comunque registrati danni alla struttura che ospita le stalle.

Sul luogo, per i rilevi del caso, anche i carabinieri della stazione di Roccadaspide, diretti dal maresciallo Vincenzo Vivona e coordinati a livello territoriale dal capitano Francesco Manna , comandante della compagnia di Agropoli. È molto probabile che l’incendio sia di natura dolosa e, considerato anche il ripetersi di roghi del genere nell’area cilentana e nel Vallo di Diano, non è escluso che esista una sorta di racket legato all’attività. Il prezzo di un ballone, composto da fieno pressato utilizzato come foraggio per gli animali, del peso di circa 400 kg, si aggira sui 50 euro. Tenuto conto dell’enorme quantitativo andato in fumo, l’azienda rocchese ha registrato un danno di 25mila euro circa, oltre quello alle strutture.

A metà agosto, furono almeno trenta i balloni andati a fuoco a Capaccio capoluogo. L’incendio, in quel caso, si verificò in un deposito di località Rodigliano, dove si trovava un carico di fieno, in parte già caricato su un rimorchio e destinato a imprese bufaline della zona. Si trattò del terzo caso registratosi in due mesi ai danni della stessa persona: Franco Cavallo , imprenditore di Altavilla Silentina e titolare della omonima ditta, che è solito prendere in locazione terreni per procurarsi il foraggio che poi vende agli imprenditori bufalini della Piana del Sele. Qualche giorno fa, ad andare a fuoco fu anche del fieno rimasto su alcuni terreni ad Altavilla Silentina. Mentre in precedenza, almeno 300 balle di fieno erano bruciate a Silla di Sassano e a Padula, con un danno di circa 15mila euro. Una serie di roghi, insomma, che fa pensare ad interessi particolari relativamente alla commercializzazione del fieno.

Andrea Passaro

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