Rogo con giallo nel deposito di legnami

Capaccio, l’incendio ha provocato gravi danni alla società “Rocco Di Filippo”. In fumo materiale e macchinari

CAPACCIO. Un incendio distrugge il deposito di legnami “Rocco Di Filippo” situato in via Vignone, nella borgata Feudo. Circa 50mila euro i danni stimati. Indagini dei carabinieri in corso per risalire alle cause. Dai primi accertamenti effettuati, il rogo potrebbe essere stato causato da un corto circuito innescatosi all’interno di un casotto dove si trovano gli attrezzi meccanici e dove veniva prodotto il pellet. La struttura, dalla quale avrebbe avuto origine il focolaio di incendio, è andata completamente distrutta.

Gli inquirenti, però, non escludono nessuna pista e che il rogo possa essere di natura dolosa. I titolari dell’azienda sentiti dai carabinieri hanno dichiarato di non aver subito nessuna minaccia o richieste estorsive nei giorni antecedenti all’incendio. Saranno le indagini dei carabinieri di Capaccio scalo, diretti dal capitano Giulio Presutti, a far chiarezza sulla vicenda al fine di accertare se si è trattato di un incendio accidentale o di natura dolosa. In questi ultimi tempi sul territorio si sono verificati diversi incendi dolosi soprattutto nella contrada della Licinella, per i quali è in corso un procedimento giudiziario per individuare i responsabili.

L’allarme è scattato dopo le 23 di venerdì sera quando sono state avvistate le prime fiamme e il fumo dal deposito di legnami. Ad allertare i soccorsi sono stati alcuni residenti. I proprietari quando sono arrivati sul posto - le fiamme erano già alte e visibili a chilometri di distanza - hanno cercato di spegnere il rogo per evitare soprattutto che si propagasse all’area circostante. Immediatamente, sono stati allertati i vigili del fuoco del distaccamento di Eboli. Sul posto è giunta una squadra con un’autobotte.

I “caschi rossi”, valutata la consistenza dell’incendio alimentato chiaramente dalla combustione dei materiali legnosi e dal forte vento che sta imperversando in questi ultimi giorni su tutta la provincia salernitana, hanno chiesto l’intervento di altre autobotti. Sul posto anche le guardie ecozoofile di Fareambiente, dirette da Giosuè Cerrato che hanno collaborato con i caschi rossi, e l’assessore Eustachio Voza.

I vigili del fuoco hanno dovuto faticare non poco per evitare che le fiamme avvolgessero alcune aziende confinanti col deposito di legnami dove erano presenti tronchi, tavole, e legna da ardere.

«A peggiorare la situazione è stato il forte vento – racconta l’assessore Eustachio Voza – il rischio era che le fiamme si propagassero anche ad alcune strutture vicine coinvolgendo le stalle e i fienili della Tenuta Vannulo e del caseificio Rivabianca dal lato della statale 18. Per fortuna i caschi rossi sono riusciti a circoscrivere le fiamme senza ulteriori conseguenze».

Per spegnere l’incendio i vigili del fuoco hanno operato per oltre cinque ore. Nell’incendio è andato distrutta la struttura dove veniva lavorato il pellet e con essa tutti i macchinari custoditi all’interno. Un altro capannone, invece, è scampato alle fiamme. Un brutto colpo per i proprietari che, oltre al danno subito, dovranno affrontare ulteriori spese per riuscire a ripartire con le attività aziendali.

Angela Sabetta

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