Rogo Bimaltex, confermata la condanna

Montesano, otto anni di carcere al titolare del materassificio il cui incendio costò la vita a due operaie

MONTESANO SULLA MARCELLANA. Nessun colpo di scena nel processo di appello per il rogo del materassificio Bimaltex di Montesano. Ieri pomeriggio i giudici della Corte di Appello di Salerno, dopo circa 6 ore di camera di consiglio, hanno deciso di confermare la condanna ad otto anni inflitta in primo grado a Biagio Maceri, titolare del materassificio ed unico imputato nel processo penale.

Maceri il 21 luglio del 2009 era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Sala Consilina per omicidio colposo plurimo e mancato rispetto della normativa della sicurezza sul lavoro.

L'incendio al materassificio il 5 luglio del 2006 costò la vita a due operaie, la 15enne Giovanna Curcio di Casalbuono e la 49enne di Padula Annamaria Mercadante, suscitando sdegno e commozione in tutto il paese e perfino l’appello del presidente Napolitano a migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nell’udienza di ieri prima che la Corte si ritirasse in camera di consiglio è stata la volta delle conclusioni dell’avvocato Domenico Amodeo, difensore di Maceri che ha chiesto di ribaltare la decisione del tribunale di Sala ed assolvere il suo assistito in quanto a suo avviso «non vi sono elementi di responsabilità che possano giustificare una condanna». In una delle precedenti udienze il Procuratore Generale aveva chiesto la conferma della condanna a 8 anni di reclusione.

Stessa richiesta era stata avanzata anche da parte degli avvocati di parte civile Renivaldo Lagreca incaricato dalla famiglia di Annamaria Mercadante, Giacinta Guerra legale della famiglia Curcio, Antonello Rivellese che difende il Comune di Montesano sulla Marcellana e Luigi Giordano legale di uno dei condomini del palazzo in cui era ubicato il materassificio.

I difensori di Maceri attenderanno ora il deposito delle motivazioni della sentenza per poi eventualmente presentare ricorso alla Corte di Cassazione. L'avvocato Lagreca, difensore di una delle vittime, si è detto soddisfatto dell'esito del processo. «È arrivata una seconda risposta di giustizia ad una tragedia annunciata - ha dichiarato - anche se nessuno restituirà la vita ad Annamaria ed a Giovanna e ancora oggi non è arrivato un euro nelle tasche delle famiglia nonostante la provisionale stabilita in primo grado». La Corte ha accolto anche la richiesta delle parti civili riconoscendo la responsabilità civile dei vigili urbani di Montesano. Responsabilità che verrà ora quantificata in sede civile.©RIPRODUZIONE RISERVATA