montesano sulla marcellana

Rogo alla Bimaltex, ultimo atto

Fissata in Cassazione l’udienza per la morte delle due operaie

MONTESANO SULLA MARCELLANA. Il prossimo 14 marzo si celebrerà in Cassazione l’ultimo atto del processo per il rogo del materassificio Bimaltex di Montesano. Qualche mese fa i giudici della Corte di Appello di Salerno dopo circa 6 ore di camera di consiglio avevano deciso di confermare la sentenza di primo grado inflitta a Biagio Maceri, titolare del materassificio ed unico imputato nel processo penale. Maceri il 21 luglio del 2009 era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Sala Consilina ad 8 anni di reclusione con le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

L'incendio il 5 luglio del 2006 costò la vita a due operaie, la 15enne Giovanna Curcio di Casalbuono e la 49enne di Padula Annamaria Mercadante. Nel processo di appello l’avvocato Domenico Amodeo, difensore di Maceri, aveva chiesto l'assoluzione del suo assistito in quanto secondo la difesa non vi erano elementi di responsabilità che potessero giustificare la condanna. Il Procuratore Generale, ossia il magistrato che svolge la funzione della pubblica accusa in appello, aveva chiesto la conferma della condanna a 8 anni di reclusione. Stessa richiesta era stata fatta anche da parte degli avvocati di parte civile: Renivaldo Lagreca incaricato dalla famiglia di Annamaria Mercadante, Giacinta Guerra legale della famiglia Curcio, Antonello Rivellese per conto del Comune di Montesano e Luigi Giordano legale di uno dei condomini del palazzo in cui era ubicato il materassificio. Il difensore di Maceri subito dopo la lettura della sentenza aveva annunciato la sua intenzione di presentare ricorso alla Corte di Cassazione. La corte ha accolto anche l'appello delle parti civili riconoscendo la responsabilità in sede civile dei vigili urbani di Montesano. Responsabilità che verrà ora quantificata in sede civile.

Erminio Cioffi