Rogo a Sele Ambiente I campionamenti escludono pericoli 

I dati dei controlli eseguiti dall’Istituto zooprofilattico «Non c’è traccia di diossine ma proseguono gli esami»

Centocinquanta campionamenti rassicurano i battipagliesi: il rogo dello scorso 11 giugno alla “Sele Ambiente”, non ha compromesso le attività agricole e faunistiche, e neppure la salubrità dell’atmosfera, ma le analisi sui prodotti d’origine animale continueranno. Parola di Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale per il Mezzogiorno. E intanto l’amministrazione comunale annuncia il giro di vite sulle aziende che in città s’occupano dei rifiuti: la parola d’ordine è “controllo”.
Proprio in municipio, ieri mattina, s’è tenuta un’attesissima conferenza stampa. Al tavolo, oltre a Limone, sedevano la sindaca Cecilia Francese e Stefania Vecchio e Francesca Napoli, assessori all’ambiente e alle attività produttive. C’è da sconfiggere lo scetticismo d’una popolazione che alla bontà di campionamenti e ai prelievi non crede più, e Limone lo sa bene, tant’è che ci tiene a rimarcare la validità dei campionamenti dei tecnici dell’istituto di Portici: «Nessuno vuol dare all’opinione pubblica dati che non siano aderenti alla realtà, e la conferenza l’avremmo fatta anche se gli esiti fossero stati sfavorevoli». Cita l’esempio del rogo Ilside a Bellona: «Stiamo lavorando anche lì, e non c’è serenità nell’analisi dei dati, ed è una garanzia della veridicità dei campionamenti fatti a Battipaglia, perché i nostri esami sono certificati da Accredia e i sistemi sono d’alta qualità».
E il commissario dell’Ente sanitario fa un resoconto dell’attività. La circoscrizione dell’area, lo studio della direzione dei venti e poi i campionamenti: più di centocinquanta su ortofrutta, vegetali e prodotti di origine animali. «Nessun rischio - specifica ancora Limone - ma sulle produzioni animali le attività continueranno, perché certi fattori possono venire fuori anche nel lungo termine».
Non c’è traccia di diossine, né di furani, né di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici): lo assicura Limone al termine d’un «esame lungo e complesso, portato avanti nell’avanguardistico laboratorio dell’istituto». Il punto è che la diossina viene assorbita dai lipidi, ed è questo il motivo per il quale sulle produzioni animali gli esami proseguiranno: «Il latte contiene lipidi, e un’analisi immediata potrebbe esser meno significativa d’una futura». Proseguirà la collaborazione , frutto d’un «utilissimo protocollo d’intesa», come dice la Napoli, con una città che, per Limone, è «fulcro dell’agricoltura innovativa». E la Francese aggiunge: «Siamo stati favoriti dalle condizioni meteorologiche, ma gran merito va attribuito alla Protezione civile, ai Vigili del fuoco, ai Carabinieri e alla Polizia».
Un episodio “sentinella”, dice la Vecchio, che annuncia «accurati controlli dei quantitativi che le società dedite alla lavorazione del rifiuto possono ricevere stando alle autorizzazioni, verificando che il materiale stipato non superi il limite massimo» e lancia un monito ai cittadini: «Qui sono tutti professori di tutto, ma nessuno dà una mano; ci sarebbe bisogno di qualche solone in meno e di braccia in più».
Carmine Landi
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