LA DENUNCIA

Roccapiemonte. Torrente Solofrana: un disastro ambientale?

Il presidente di “Nuove Prospettive” lancia una petizione

ROCCAPIEMONTE. Immediata messa a norma dei depuratori di Solofra e Mercato San Severino. Ha superato già le 220 firme la petizione che il rocchese Michele Buscè, presidente dell’associazione di volontariato “Nuove Prospettive”, ha avviato sulla piattaforma on-line gratuita di campagne sociali “Change.org” per portare il problema all’attenzione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.
«Da decenni a questa parte i depuratori di Solofra e Mercato San Severino sversano acque non depurate nel torrente Solofrana, corso d’acqua tributario del fiume Sarno - ha scritto Buscè nella nota che è stata allegata alla petizione lanciata sul web - a oggi il torrente è alimentato dagli scarichi delle concerie di Solofra, da quelli provenienti dal polo industriale di Mercato San Severino, Fisciano e Castel San Giorgio, e dai reflui urbani dei comuni che attraversa. L’inquinamento generato dagli scarichi non depurati, dei depuratori non a norma e di scarichi di criminali, come aziende e privati, ha creato un continuo disastro ambientale che si ripercuote sulla vita di milioni di persone. Basta pensare che il torrente Solofrana si immette nel fiume Sarno a sua volta già pesantemente inquinato da altri scarichi incivili, industriali e di depuratori pubblici non a norma. Questa acqua pesantemente inquinata si riversa poi nel golfo di Castellammare di Stabia all’altezza di Torre Annunziata. Un tratto di costa e di mare stupendi con dei fondali unici, ma che attualmente sono pesantemente inquinati da rifiuti di ogni tipo».
Una situazione insostenibile, che per Buscè porta il territorio dell’Agro e della Valle dell’Irno a vivere una grave condizione di inquinamento che ormai ha intaccato tutto l’ecosistema fino ad arrivare alle falde acquifere. «Alcuni comuni, nelle analisi delle acque potabili hanno riscontrato metalli pesanti e il tetra-cloro-etilene e decine di diversi tipi di metalli pesanti - ha spiegato il presidente di “Nuove Prospettive” - diciamo basta a tutto questo e vogliamo risposte immediate e immediate azioni, non progetti decennali che ruberanno altro tempo e denaro, ma soprattutto vite, vogliamo immediate azioni di contrasto. Nei mari vivono varie forme di pesci, crostacei e molluschi che tanto amiamo e di cui ci cibiamo, non ci vuole molto per capire che anche queste forme animali sono inquinate ed entrano a far parte nel ciclo alimentare e quindi rischiamo di ammalarci».
Per Buscè, dunque, la soluzione sarebbe l’immediata messa a norma del sistema di depurazione e assicurare alla giustizia chi inquina.

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