LA STORIA

Roccadaspide, operazione al femore a 103 anni

Filomena D’Angelo: «Sto bene, i medici mi hanno detto che presto posso tornare a casa»

ROCCADASPIDE - Record all’ospedale di Roccadaspide dove un’anziana di 103 anni è stata operata al femore con un intervento riuscito. Filomena D’Angelo , questo il nome della nonnina, classe 1917 e residente a Roccadaspide, è giunta in ambulanza presso il nosocomio dalla frazione Matinella di Albanella, dove vive assieme alla figlia e al genero. La donna, in seguito ad una caduta, appariva dolorante ed incapace di muoversi; al pronto soccorso è stata immediatamente visitata dal medico di turno, Gianfranco Glielmi , che, dopo averle diagnosticato la rottura del femore, ha allertato il reparto di chirurgia dove è stata ricoverata in attesa dell’intervento ritenuto indispensabile, nonostante l’età avanzata della paziente. L’operazione, effettuata dai dottori Franco Valentino , primario del reparto di ortopedia e traumatologia, e Antonio Giuliano , si è svolta sottoponendo la donna ad un’anestesia parziale effettuata dai medici anestesisti Corrado De Martino e Massimiliano Tedesco .

«La paziente è rimasta cosciente per tutta la durata dell’intervento e ha riso e giocato con tutta l’equipe, dimostrando una forza ed un’energia insolite per la sua età» ha affermato il dottore Valentino. L’anziana, operata quattro giorni fa, è stata trasferita dalla sala intensiva, dove veniva tenuta sotto osservazione dopo l’intervento, al reparto poiché le sue condizioni di salute sono in ripresa. «Mi sento molto meglio e non ho più dolori, sono contenta di essere stata curata e i dottori mi hanno detto che presto mi dimetteranno. Anche se qui ho fatto amicizia con tutti non vedo l’ora di ritornare a casa ad abbracciare il mio pronipotino Carmine che ha solo otto anni e ha pianto tanto quando mi hanno portata in ospedale» ha affermato nonna Filomena, diventata l’eroina del personale sanitario per il suo temperamento forte e socievole tanto da aver raccontato agli infermieri Donato D’Angelo , Roberto Verderosa e Salvatore D’Urso , che la stanno assistendo, di quando, durante la festa per i suoi cento anni, ricevette una targa dall’amministrazione comunale e una lunga lettera di congratulazioni per i sacrifici fatti ai tempi della II Guerra Mondiale quando Filomena, poco più che ventenne, assistette ai bombardamenti alleati e subì la perdita di tanti suoi amici. «Io e la mia famiglia eravamo molto spaventati per l’esito dell’operazione poiché, data la sua età, persino l’anestesia le sarebbe potuta essere fatale. Siamo molto grati ai medici dell’Ospedale di Roccadaspide per la professionalità dimostrata.

Gli anestesisti sono stati meticolosi e i chirurghi, come ci hanno spiegato, hanno fatto un lavoro difficile in quanto hanno cercato di limitare al minimo l’incisione così da non crearle una ferita difficile da rimarginare alla sua età» ha affermato Giandomenico Cerruti , trentottenne nipote della donna. I medici che hanno seguito il caso di nonna Filomena hanno dichiarato, unanimemente che, se la paziente non fosse stata sottoposta all’intervento, avrebbe potuto decedere, tra dolori fortissimi, in poco tempo in quanto la rottura del femore in età avanzata, se non corretta in breve tempo, può apportare infezioni, infiammazioni e una compressione eccessiva dei vasi sanguigni e dei nervi tale da ridurre l’apporto di ossigeno ai tessuti. La vicenda ha suscitato clamore nella zona poiché ha messo in evidenza quanto l’ospedale di Roccadaspide sia fondamentale per gli abitanti dell’entroterra cilentano troppo distanti dagli altri nosocomi.

Alessandra Pazzanese